I due concetti di Community energy e, di conio più recente, energy community, si riferiscono in prima battuta a una qualche forma di sistema energetico (rinnovabile) basato su una dimensione comunitaria nel più ampio contesto della transizione energetica. La ricerca su questi temi si è intensifcata nell’ultimo decennio. Secondo Bauwens et al., questa intensificazione è stata accompagnata dalla crescita di un utilizzo strumentale del concetto di comunità evitando di adottare approcci più normativi riferiti al suo potenziale trasformativo. A partire da questa evidenza, in questo contributo si argomenta che il concetto di comunità energetica e in particolare di energy communities è intrinsecamente depoliticizzato e richiede urgente (ri)politicizzazione. Il che significa porre l’attenzione sulla centralità delle dimensioni politiche e di distribuzione del potere nelle transizioni energetiche contemporanee e nello sviluppo delle comunità energetiche, invece di indulgere nella descrizione delle loro componenti tecniche ed economiche. Ciò è ancora più importante se si considerano aree geografiche diverse da quelle occidentali. In questo contributo si rivendica quindi la necessità di un’ecologia politica delle comunità energetiche geograficamente informata. Un approccio, in breve, che si estende oltre il nord del mondo, prende sul serio la politica multiscalare delle transizioni energetiche e affronta in modo più critico la questione di come i concetti di comunità energetica attuali e futuri dovrebbero sfidare le traiettorie energetiche non sostenibili. Nel contributo si discute anche il potenziale e le sfide di questo approccio riflettendo su uno specifico modello di comunità energetica in Africa orientale denominato geothermal village e la cui fattibilità è attualmente oggetto di studio nell’ambito di un progetto di cooperazione tra l’Unione europea e quella africana per promuovere la ricerca sulla transizione energetica.
Repoliticizing community energy: geothermal energy development in rural East Africa.
Buscher C.;Minoia P.;Bignante E.;Sciullo A.;Padovan D.
2024-01-01
Abstract
I due concetti di Community energy e, di conio più recente, energy community, si riferiscono in prima battuta a una qualche forma di sistema energetico (rinnovabile) basato su una dimensione comunitaria nel più ampio contesto della transizione energetica. La ricerca su questi temi si è intensifcata nell’ultimo decennio. Secondo Bauwens et al., questa intensificazione è stata accompagnata dalla crescita di un utilizzo strumentale del concetto di comunità evitando di adottare approcci più normativi riferiti al suo potenziale trasformativo. A partire da questa evidenza, in questo contributo si argomenta che il concetto di comunità energetica e in particolare di energy communities è intrinsecamente depoliticizzato e richiede urgente (ri)politicizzazione. Il che significa porre l’attenzione sulla centralità delle dimensioni politiche e di distribuzione del potere nelle transizioni energetiche contemporanee e nello sviluppo delle comunità energetiche, invece di indulgere nella descrizione delle loro componenti tecniche ed economiche. Ciò è ancora più importante se si considerano aree geografiche diverse da quelle occidentali. In questo contributo si rivendica quindi la necessità di un’ecologia politica delle comunità energetiche geograficamente informata. Un approccio, in breve, che si estende oltre il nord del mondo, prende sul serio la politica multiscalare delle transizioni energetiche e affronta in modo più critico la questione di come i concetti di comunità energetica attuali e futuri dovrebbero sfidare le traiettorie energetiche non sostenibili. Nel contributo si discute anche il potenziale e le sfide di questo approccio riflettendo su uno specifico modello di comunità energetica in Africa orientale denominato geothermal village e la cui fattibilità è attualmente oggetto di studio nell’ambito di un progetto di cooperazione tra l’Unione europea e quella africana per promuovere la ricerca sulla transizione energetica.| File | Dimensione | Formato | |
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