La previsione di rigorosi termini di decadenza per l'attività della Amministrazione Finanziaria corrisponde a principi generali di buon andamento della Pubblica Amministrazione e all'esigenza di non esporre il contribuente alle iniziative del pubblico potere per un tempo illimitato o irragionevolmente lungo. Deve allora ritenersi che l’art. 25, d.p.r. 29 settembre 1973, n. 602, come modificato dall’art. 11, d. lg. 26 febbraio 1999, n. 46, prevedesse un termine perentorio di decandenza (quattro mesi dalla consegna del ruolo al concessionario) per la notifica della cartella esattoriale, applicabile a ogni ipotesi di riscossione, senza alcuna distinzione in relazione alla natura dell’attività propedeutica alla sua formazione.
Riscossione delle imposte. Decadenza costituzionalmente garantita per la notifica delle cartelle esattoriali (Cass., sez. trib., 15 gennaio 2007, n. 667)
MARCHESELLI, Alberto
2007-01-01
Abstract
La previsione di rigorosi termini di decadenza per l'attività della Amministrazione Finanziaria corrisponde a principi generali di buon andamento della Pubblica Amministrazione e all'esigenza di non esporre il contribuente alle iniziative del pubblico potere per un tempo illimitato o irragionevolmente lungo. Deve allora ritenersi che l’art. 25, d.p.r. 29 settembre 1973, n. 602, come modificato dall’art. 11, d. lg. 26 febbraio 1999, n. 46, prevedesse un termine perentorio di decandenza (quattro mesi dalla consegna del ruolo al concessionario) per la notifica della cartella esattoriale, applicabile a ogni ipotesi di riscossione, senza alcuna distinzione in relazione alla natura dell’attività propedeutica alla sua formazione.
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