Per più di un ventennio, dall’inizio degli anni Cinquanta alla metà dei Settanta, Giorgio Bassani e Natalia Ginzburg si sono letti, apprezzati, criticati, aiutati nelle rispettive traiettorie editoriali, recensiti a vicenda con ruvida onestà. All’inizio degli anni Sessanta, in un tornante decisivo tanto per la letteratura quanto per l’editoria, hanno pubblicato i due «best-seller del miracolo italiano», imponendo alla memoria di lettori e lettrici il fantasma rimosso della borghesia ebraica colpita dalle leggi razziali e decimata dalla Shoah. L'articolo segue le tracce di questo lungo dialogo a distanza a partire dalle tracce documentate (lettere e recensioni) delle reciproche letture e dall'incrocio delle scritture nei punti più sensibili del "Giardino dei Finzi-Contini" e di "Lessico famigliare"
Giorgio Bassani e Natalia Ginzburg. Letture e scritture incrociate
Beatrice Manetti
2024-01-01
Abstract
Per più di un ventennio, dall’inizio degli anni Cinquanta alla metà dei Settanta, Giorgio Bassani e Natalia Ginzburg si sono letti, apprezzati, criticati, aiutati nelle rispettive traiettorie editoriali, recensiti a vicenda con ruvida onestà. All’inizio degli anni Sessanta, in un tornante decisivo tanto per la letteratura quanto per l’editoria, hanno pubblicato i due «best-seller del miracolo italiano», imponendo alla memoria di lettori e lettrici il fantasma rimosso della borghesia ebraica colpita dalle leggi razziali e decimata dalla Shoah. L'articolo segue le tracce di questo lungo dialogo a distanza a partire dalle tracce documentate (lettere e recensioni) delle reciproche letture e dall'incrocio delle scritture nei punti più sensibili del "Giardino dei Finzi-Contini" e di "Lessico famigliare"File | Dimensione | Formato | |
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