Le consonanti geminate iniziali presenti in alcune lingue e dialetti costituiscono un interessante argomento di ricerca in termini di caratterizzazione dei sistemi fonologici, teorie fonologiche e paradigmi sperimentali, suscitando anche frequenti discussioni terminologiche. La funzionalità dei contrasti di lunghezza per le consonanti in posizione iniziale assoluta solleva inoltre discussioni nel caso delle occlusive e affricate sorde, poiché in queste condizioni non si hanno indici acustici relativi alla durata della tenuta dell’occlusione (Ladefoged et alii 1968, Abramson 1991, Bertinetto & Loporcaro 2000). Tuttavia, nel dominio romanzo sono documentati dialetti nei quali l’efficacia dei contrasti tra consonanti brevi e lunghe può essere particolarmente solida e può essere supportata dalla misurazione acustica di altri indici (Romano 1999; Fanciullo 2001; Lai 2015). Oltre ad aggiungere nuove considerazioni a supporto delle valutazioni già proposte (Romano 2003a&b, Loporcaro 2021), sulla base dell’analisi di dati oggettivi resisi nel frattempo per dialetti dell’area gallipolina (registrazioni della Carta dei Dialetti italiani, 1966), questo contributo conferma l’autonomia funzionale del fenomeno nello spazio linguistico salentino.
Geminate iniziali e opposizioni di lunghezza consonantica nei dialetti salentini: conferme dai dati sonori della Carta dei Dialetti Italiani
ROMANO, Antonio
2024-01-01
Abstract
Le consonanti geminate iniziali presenti in alcune lingue e dialetti costituiscono un interessante argomento di ricerca in termini di caratterizzazione dei sistemi fonologici, teorie fonologiche e paradigmi sperimentali, suscitando anche frequenti discussioni terminologiche. La funzionalità dei contrasti di lunghezza per le consonanti in posizione iniziale assoluta solleva inoltre discussioni nel caso delle occlusive e affricate sorde, poiché in queste condizioni non si hanno indici acustici relativi alla durata della tenuta dell’occlusione (Ladefoged et alii 1968, Abramson 1991, Bertinetto & Loporcaro 2000). Tuttavia, nel dominio romanzo sono documentati dialetti nei quali l’efficacia dei contrasti tra consonanti brevi e lunghe può essere particolarmente solida e può essere supportata dalla misurazione acustica di altri indici (Romano 1999; Fanciullo 2001; Lai 2015). Oltre ad aggiungere nuove considerazioni a supporto delle valutazioni già proposte (Romano 2003a&b, Loporcaro 2021), sulla base dell’analisi di dati oggettivi resisi nel frattempo per dialetti dell’area gallipolina (registrazioni della Carta dei Dialetti italiani, 1966), questo contributo conferma l’autonomia funzionale del fenomeno nello spazio linguistico salentino.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
11_Romano copia.pdf
Accesso aperto con embargo fino al 01/04/2026
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
4.14 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.14 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



