Qui, riferisco di due ricerche condotte tra il 2020 e il 2023 con alcuni colleghi dell'Università di Torino. La prima riguardava i saggi sul futuro delle nostre società scritti negli anni appena precedenti la pandemia di Sars Cov-2 e durante la pandemia stessa. Il secondo, per conto di ForwardTo, un think tank fondato per costruire scenari del futuro, ha riguardato i contenuti dei film e delle serie televisive di genere fantascientifico prodotti dal 2000 ad oggi, per capire quali tipi di società prefiguravano. Quello che ho scoperto è che le narrazioni utilizzate dagli autori di questi testi fattuali e di finzione sono molto simili, per cui sembra che alla base ci sia lo stesso modello culturale. Questo mi porta a supporre che tale modello culturale svolga un ruolo importante nel permetterci di immaginare il futuro della nostra vita insieme. Quindi, cerco di descriverne i principi strutturali, ricorrendo allo strumento della mappatura semiotica e utilizzando alcuni esempi tratti da Haraway (2016), Fagan (2017), Berardi (2020), Giaccardi e Magatti (2020), Padoan (2020), Pozzi e Dusi (2021), Salvati e Dilmore (2021) e da Mad Max: Fury Road (USA, 2005) e Foundation (USA, 2021-in corso). Questo mi permette di mostrare che i tipi di società che vengono criticati o promossi nel mio corpus di analisi – quelli individualistici, tribali, responsabili e inclusivi – sono interdefiniti e che il loro significato dipende, allo stesso tempo, dalle differenze rispetto agli altri e dalle connessioni che hanno con tutti loro. Mostro anche che una di queste società, quella inclusiva, che definisco complessa, multiprospettica, responsabile e basata sulle logiche del desiderio non illimitato, è la più ricorrente e apprezzata, dando un’idea del tipo di mondo che gli autori dei testi che ho analizzato preferirebbero creare in futuro.

Modelli di società del futuro tra la saggistica degli anni della pandemia e la fantascienza contemporanea

Antonio Santangelo
First
2024-01-01

Abstract

Qui, riferisco di due ricerche condotte tra il 2020 e il 2023 con alcuni colleghi dell'Università di Torino. La prima riguardava i saggi sul futuro delle nostre società scritti negli anni appena precedenti la pandemia di Sars Cov-2 e durante la pandemia stessa. Il secondo, per conto di ForwardTo, un think tank fondato per costruire scenari del futuro, ha riguardato i contenuti dei film e delle serie televisive di genere fantascientifico prodotti dal 2000 ad oggi, per capire quali tipi di società prefiguravano. Quello che ho scoperto è che le narrazioni utilizzate dagli autori di questi testi fattuali e di finzione sono molto simili, per cui sembra che alla base ci sia lo stesso modello culturale. Questo mi porta a supporre che tale modello culturale svolga un ruolo importante nel permetterci di immaginare il futuro della nostra vita insieme. Quindi, cerco di descriverne i principi strutturali, ricorrendo allo strumento della mappatura semiotica e utilizzando alcuni esempi tratti da Haraway (2016), Fagan (2017), Berardi (2020), Giaccardi e Magatti (2020), Padoan (2020), Pozzi e Dusi (2021), Salvati e Dilmore (2021) e da Mad Max: Fury Road (USA, 2005) e Foundation (USA, 2021-in corso). Questo mi permette di mostrare che i tipi di società che vengono criticati o promossi nel mio corpus di analisi – quelli individualistici, tribali, responsabili e inclusivi – sono interdefiniti e che il loro significato dipende, allo stesso tempo, dalle differenze rispetto agli altri e dalle connessioni che hanno con tutti loro. Mostro anche che una di queste società, quella inclusiva, che definisco complessa, multiprospettica, responsabile e basata sulle logiche del desiderio non illimitato, è la più ricorrente e apprezzata, dando un’idea del tipo di mondo che gli autori dei testi che ho analizzato preferirebbero creare in futuro.
2024
E/C
41
50
60
https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/ec/article/view/4431/3447
Antonio Santangelo
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