L’intelligenza artificiale si sta affermando come una tecnologia dirompente, capace di trasfor- mare profondamente interi settori dell’economia e della società. Il suo rapido sviluppo, tuttavia, ha fatto emergere interrogativi sui rischi che corrono consumatori e società di fronte a una tec- nologia che, a volte, appare oscura e, a tratti, pericolosa. L'Unione Europea, per far fronte a que- ste problematiche, ha recentemente introdotto un regolamento ad hoc, l'Artificial Intelligence Act, con il fine di stabilire un quadro di governance per lo sviluppo e l'utilizzo dell'IA all'interno del mercato unico. In ragione della complessità della normativa e delle problematiche che, in prospettiva, quest’ultima potrebbe avere sul futuro di tutto il comparto tecnologico, si è inteso esplorare, in questo manoscritto, quali siano le preoccupazioni e le perplessità sollevate dalle en- tità che la nuova normativa dovrebbe regolare, ovvero le stesse intelligenze artificiali. Mediante delle interazioni simulate, si è proceduto a intervistare, su questa tematica, quattro noti modelli linguistici di grandi dimensioni: Llama, ChatGPT, Gemini e Claude. Il testo risultante dalle inte- razioni è stato poi scomposto in delle nuvole di parole, o wordcloud, con l’ausilio dell’omonimo pacchetto su python, con il fine di mettere in luce le parole più ricorrenti. Successivamente, si è proceduto, con le librerie spaCy e VaderSentiment, ad un'analisi del sentimento, sempre su py- thon, intesa a far trasparire la polarità emotiva delle varie risposte fornite dai modelli interrogati. Infine, si è analizzato, da un punto di vista giuridico, quali siano le problematiche aperte dalla nuova normativa. Il manoscritto commenta non solo i punti di vista delle intelligenze artificiali intervistate, sottolineandone il cauto ottimismo e le perplessità, ma si interroga su quale potrà es- sere l’impatto economico della normativa sul fare impresa nell’ambito tecnologico. I temi chia- ve e le preoccupazioni includono timori per un'influenza eccessiva della regolamentazione sulle dinamiche dell'innovazione, una riduzione della disponibilità di dati degli utenti, nuovi profili di responsabilità e una diminuzione della competitività internazionale dell’Unione rispetto ad altri mercati. Si è quindi concluso suggerendo al legislatore europeo di valutare l’opportunità insita nei sandbox normativi che la stessa normativa suggerisce di istituire, bilanciando vigilanza e flessibilità con il fine di contemperare la massimizzazione dei benefici economici dell'IA con la mitigazione dei possibili danni e impatti sui diritti fondamentali dei cittadini che l’Unione Euro- pea meticolosamente custodisce.
L'impatto dell’AI Act sulle dinamiche del mercato dell'innovazione
Umberto Nizza
In corso di stampa
Abstract
L’intelligenza artificiale si sta affermando come una tecnologia dirompente, capace di trasfor- mare profondamente interi settori dell’economia e della società. Il suo rapido sviluppo, tuttavia, ha fatto emergere interrogativi sui rischi che corrono consumatori e società di fronte a una tec- nologia che, a volte, appare oscura e, a tratti, pericolosa. L'Unione Europea, per far fronte a que- ste problematiche, ha recentemente introdotto un regolamento ad hoc, l'Artificial Intelligence Act, con il fine di stabilire un quadro di governance per lo sviluppo e l'utilizzo dell'IA all'interno del mercato unico. In ragione della complessità della normativa e delle problematiche che, in prospettiva, quest’ultima potrebbe avere sul futuro di tutto il comparto tecnologico, si è inteso esplorare, in questo manoscritto, quali siano le preoccupazioni e le perplessità sollevate dalle en- tità che la nuova normativa dovrebbe regolare, ovvero le stesse intelligenze artificiali. Mediante delle interazioni simulate, si è proceduto a intervistare, su questa tematica, quattro noti modelli linguistici di grandi dimensioni: Llama, ChatGPT, Gemini e Claude. Il testo risultante dalle inte- razioni è stato poi scomposto in delle nuvole di parole, o wordcloud, con l’ausilio dell’omonimo pacchetto su python, con il fine di mettere in luce le parole più ricorrenti. Successivamente, si è proceduto, con le librerie spaCy e VaderSentiment, ad un'analisi del sentimento, sempre su py- thon, intesa a far trasparire la polarità emotiva delle varie risposte fornite dai modelli interrogati. Infine, si è analizzato, da un punto di vista giuridico, quali siano le problematiche aperte dalla nuova normativa. Il manoscritto commenta non solo i punti di vista delle intelligenze artificiali intervistate, sottolineandone il cauto ottimismo e le perplessità, ma si interroga su quale potrà es- sere l’impatto economico della normativa sul fare impresa nell’ambito tecnologico. I temi chia- ve e le preoccupazioni includono timori per un'influenza eccessiva della regolamentazione sulle dinamiche dell'innovazione, una riduzione della disponibilità di dati degli utenti, nuovi profili di responsabilità e una diminuzione della competitività internazionale dell’Unione rispetto ad altri mercati. Si è quindi concluso suggerendo al legislatore europeo di valutare l’opportunità insita nei sandbox normativi che la stessa normativa suggerisce di istituire, bilanciando vigilanza e flessibilità con il fine di contemperare la massimizzazione dei benefici economici dell'IA con la mitigazione dei possibili danni e impatti sui diritti fondamentali dei cittadini che l’Unione Euro- pea meticolosamente custodisce.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.