Il periodo tra 1100 e 1250 vede un’esplosione del tessuto edilizio nelle città del centro-nord dell’Italia. Attraverso l’analisi dei documetni di una serie di città italiane (con un’attenzione particolare, ma non esclusiva, su Genova), l’articolo si propone di esplorare le relazioni di carattere economico imperniate sugli edifici residenziali. Si tratta di vedere come i grandi proprietari urbani usino gli edifici per percepire affitti o come riserva di valore. L’aumento del costruito provoca infatti un forte aumento delle valutazioni degli immobili urbani e quindi un investimento immobiliare è un investimento che sul medio periodo mostra un’ottima rivalutazione dei capitali investiti. Dai dati relativi agli immobili emerge come il vero e proprio take-off economico nelle città dell’area avvenga solo nel tardo XII secolo.
Building for the Market: Residential Buildings in Italian Cities (1100-1250)
fioreFirst
2024-01-01
Abstract
Il periodo tra 1100 e 1250 vede un’esplosione del tessuto edilizio nelle città del centro-nord dell’Italia. Attraverso l’analisi dei documetni di una serie di città italiane (con un’attenzione particolare, ma non esclusiva, su Genova), l’articolo si propone di esplorare le relazioni di carattere economico imperniate sugli edifici residenziali. Si tratta di vedere come i grandi proprietari urbani usino gli edifici per percepire affitti o come riserva di valore. L’aumento del costruito provoca infatti un forte aumento delle valutazioni degli immobili urbani e quindi un investimento immobiliare è un investimento che sul medio periodo mostra un’ottima rivalutazione dei capitali investiti. Dai dati relativi agli immobili emerge come il vero e proprio take-off economico nelle città dell’area avvenga solo nel tardo XII secolo.| File | Dimensione | Formato | |
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