Con sentenza n. 8640 del 22 settembre 2023, il Tribunale di Napoli, I Sezione Civile, ha dichiarato la separazione giudiziale dei coniugi ai sensi dell’art. 151, 1° comma, c.c. La Corte rigetta così le domande di addebito reciprocamente avanzate dalle parti; in particolare, ritiene non provate le allegazioni di violenza psicologica ed economica mosse dalla ricorrente. Esaminando alcuni segmenti di tale pronuncia, il lavoro effettua una ricognizione sulla rilevanza attuale dell’istituto dell’addebito, sui doveri coniugali trasgrediti in casi di violenza e sull’evoluzione della giurisprudenza di legittimità in materia, per poi concentrarsi su questioni sostanziali e processuali attorno al più ampio problema della violenza domestica in ambito civile. Fra queste, spicca l’indeterminatezza di una fattispecie dal quadro definitorio ancora lacunoso e in bilico fra nozioni penalistiche e civilistiche, nonché le incertezze sulla prova da fornire nei procedimenti civili con allegazioni di violenza. La sentenza in commento apre così scenari di riflessione rispetto a un fenomeno – quello della violenza domestica – destinato a diventare protagonista del processo civile e il cui approfondimento in dottrina e giurisprudenza appare improcrastinabile.
La violenza domestica come causa della crisi coniugale.
Cecconi Natalia
2024-01-01
Abstract
Con sentenza n. 8640 del 22 settembre 2023, il Tribunale di Napoli, I Sezione Civile, ha dichiarato la separazione giudiziale dei coniugi ai sensi dell’art. 151, 1° comma, c.c. La Corte rigetta così le domande di addebito reciprocamente avanzate dalle parti; in particolare, ritiene non provate le allegazioni di violenza psicologica ed economica mosse dalla ricorrente. Esaminando alcuni segmenti di tale pronuncia, il lavoro effettua una ricognizione sulla rilevanza attuale dell’istituto dell’addebito, sui doveri coniugali trasgrediti in casi di violenza e sull’evoluzione della giurisprudenza di legittimità in materia, per poi concentrarsi su questioni sostanziali e processuali attorno al più ampio problema della violenza domestica in ambito civile. Fra queste, spicca l’indeterminatezza di una fattispecie dal quadro definitorio ancora lacunoso e in bilico fra nozioni penalistiche e civilistiche, nonché le incertezze sulla prova da fornire nei procedimenti civili con allegazioni di violenza. La sentenza in commento apre così scenari di riflessione rispetto a un fenomeno – quello della violenza domestica – destinato a diventare protagonista del processo civile e il cui approfondimento in dottrina e giurisprudenza appare improcrastinabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



