L'articolo esamina le modifiche apportate all'organizzazione della Curia romana da parte della costituzione apostolica Praedicate evengelium nel dinamismo tra la tradizione e l'innovazione, tra la continuità con le norme previgenti e i cambiamenti indotti da prospettive nuove o rinnovate, con un'attenzione specifica al sistema della vicarietà tra ufficio primaziale e uffici subordinati, utilizzato per tradurre in forme giuridiche la funzione di servizio al ministero petrino. Se si riscontra una sostanziale continuità tra le due ultime costituzioni di regolamentazione delle istituzioni curiali nell'impostazione fondamentale dei rapporti tra il papa e gli uffici vicari, si rilevano anche alcune variazioni in linea con i principi ispiratori della riforma, per cui se ne analizza l'incidenza sui tratti caratterizzanti l'istituto della vicarietà: la distinzione delle funzioni, l'attribuzione dell'atto all'ufficio competente, la consonanza di intenti e di azione tra l'ufficio vicario e l'ufficio capitale, i controlli. Da ultimo, come sviluppo potenziale della riforma per perfezionare la disciplina degli incarichi di governo si sottolinea la necessità di introdurre disposizioni più pregnanti in tema di responsabilizzazione del personale.
La potestà vicaria della Curia romana nel dinamismo tra continuità e riforme
Ilaria Zuanazzi
2024-01-01
Abstract
L'articolo esamina le modifiche apportate all'organizzazione della Curia romana da parte della costituzione apostolica Praedicate evengelium nel dinamismo tra la tradizione e l'innovazione, tra la continuità con le norme previgenti e i cambiamenti indotti da prospettive nuove o rinnovate, con un'attenzione specifica al sistema della vicarietà tra ufficio primaziale e uffici subordinati, utilizzato per tradurre in forme giuridiche la funzione di servizio al ministero petrino. Se si riscontra una sostanziale continuità tra le due ultime costituzioni di regolamentazione delle istituzioni curiali nell'impostazione fondamentale dei rapporti tra il papa e gli uffici vicari, si rilevano anche alcune variazioni in linea con i principi ispiratori della riforma, per cui se ne analizza l'incidenza sui tratti caratterizzanti l'istituto della vicarietà: la distinzione delle funzioni, l'attribuzione dell'atto all'ufficio competente, la consonanza di intenti e di azione tra l'ufficio vicario e l'ufficio capitale, i controlli. Da ultimo, come sviluppo potenziale della riforma per perfezionare la disciplina degli incarichi di governo si sottolinea la necessità di introdurre disposizioni più pregnanti in tema di responsabilizzazione del personale.File | Dimensione | Formato | |
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