L’articolo affronta il tema della traduzione politico-economica nell’Italia napoleonica, in quanto strumento di definizione del sapere governativo e di costruzione dell’identità nazionale. In particolare, l’autrice analizza i peritesti. L’analisi di prefazioni, introduzioni e note permette di affrontare il rapporto tra originale e traduzione da un’angolazione specifica, riflettendo sul ruolo del traduttore (o dell’editore) nell’appropriarsi dell’originale, fino a esprimere le proprie idee e a perseguire obiettivi culturali e politici. Questi paratesti permettono di leggere i dibattiti e di comprendere l’importanza dell’economia come conoscenza fondamentale, rivelando il valore della traduzione come strumento per la costruzione di una nuova società.
Traduzioni e saperi di governo nell’Italia napoleonica. Testi e peritesti
cecilia carnino
2024-01-01
Abstract
L’articolo affronta il tema della traduzione politico-economica nell’Italia napoleonica, in quanto strumento di definizione del sapere governativo e di costruzione dell’identità nazionale. In particolare, l’autrice analizza i peritesti. L’analisi di prefazioni, introduzioni e note permette di affrontare il rapporto tra originale e traduzione da un’angolazione specifica, riflettendo sul ruolo del traduttore (o dell’editore) nell’appropriarsi dell’originale, fino a esprimere le proprie idee e a perseguire obiettivi culturali e politici. Questi paratesti permettono di leggere i dibattiti e di comprendere l’importanza dell’economia come conoscenza fondamentale, rivelando il valore della traduzione come strumento per la costruzione di una nuova società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.