L’articolo analizza il rapporto con la schiavitù da parte della Chiesa cattolica, e della Compagnia di Gesù in particolare, concentrandosi sul caso del gesuita catalano Pedro Claver (1580-1654), beatificato da Pio IX nel 1850, canonizzato da Leone XIII nel 1888 e divenuto simbolo della lotta del cattolicesimo contro la schiavitù. La riscoperta del gesuita da parte di papa Francesco si inserisce nel quadro della sua visione di una Chiesa degli emarginati. Analizzando le fonti a lui contemporanee, emerge però che Claver era tutt’altro che schierato contro il sistema schiavista. Missionario a Cartagena de Indias, nel Nuovo Regno di Granada, Claver si dedicò per quarant’anni alla cura spirituale di malati, prigionieri e schiavi che giungevano nel porto, uno degli snodi del commercio schiavile in età moderna. Più che un oppositore della schiavitù, Claver appare un cacciatore di anime. Non soltanto si servì di schiavi di proprietà del collegio gesuitico locale, ma suscitò i sospetti dell’Inquisizione locale a tal punto da essere processato.
Gesuiti e schiavitù. Il caso di Pedro Claver (1580-1654)
Patrizia Delpiano
2024-01-01
Abstract
L’articolo analizza il rapporto con la schiavitù da parte della Chiesa cattolica, e della Compagnia di Gesù in particolare, concentrandosi sul caso del gesuita catalano Pedro Claver (1580-1654), beatificato da Pio IX nel 1850, canonizzato da Leone XIII nel 1888 e divenuto simbolo della lotta del cattolicesimo contro la schiavitù. La riscoperta del gesuita da parte di papa Francesco si inserisce nel quadro della sua visione di una Chiesa degli emarginati. Analizzando le fonti a lui contemporanee, emerge però che Claver era tutt’altro che schierato contro il sistema schiavista. Missionario a Cartagena de Indias, nel Nuovo Regno di Granada, Claver si dedicò per quarant’anni alla cura spirituale di malati, prigionieri e schiavi che giungevano nel porto, uno degli snodi del commercio schiavile in età moderna. Più che un oppositore della schiavitù, Claver appare un cacciatore di anime. Non soltanto si servì di schiavi di proprietà del collegio gesuitico locale, ma suscitò i sospetti dell’Inquisizione locale a tal punto da essere processato.File | Dimensione | Formato | |
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