Nel corso del XIX secolo, nella Penisola italiana, si formarono i nuclei di memorie patrie poi confluiti nelle raccolte civiche e nei musei del Risorgimento sorti tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento per raccontare agli italiani il processo di unificazione della nazione risorta. L’ambito cospirativo, la detenzione politica e i suoi drammatici esiti, la guerra regia e di popolo, le traslazioni di patrioti e combattenti generarono un gran numero di cimeli e posero insieme le condizioni per la loro facile contraffazione. Armi, trofei, bandiere, fazzoletti, ciocche di capelli furono raccolti e conservati da familiari, compagni d’arme e di prigionia, medici e confessori, carcerieri e collezionisti. Nel Tempio del Risorgimento di Torino del 1884, evento precursore della museografia storica italiana segnato dal tentativo di pacificazione della memoria risorgimentale, giunsero dal basso migliaia di oggetti che già nelle dimore private e nelle sedi delle società dei reduci avevano precocemente esibito il ricordo dei martiri, rivendicato l’apporto della lotta democratica, commemorato i caduti delle patrie battaglie, contribuendo a definire la centralità della nozione di sacrificio nella costruzione della nazione contemporanea.
Torino-Italia 1884-2024
Silvia Cavicchioli
2024-01-01
Abstract
Nel corso del XIX secolo, nella Penisola italiana, si formarono i nuclei di memorie patrie poi confluiti nelle raccolte civiche e nei musei del Risorgimento sorti tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento per raccontare agli italiani il processo di unificazione della nazione risorta. L’ambito cospirativo, la detenzione politica e i suoi drammatici esiti, la guerra regia e di popolo, le traslazioni di patrioti e combattenti generarono un gran numero di cimeli e posero insieme le condizioni per la loro facile contraffazione. Armi, trofei, bandiere, fazzoletti, ciocche di capelli furono raccolti e conservati da familiari, compagni d’arme e di prigionia, medici e confessori, carcerieri e collezionisti. Nel Tempio del Risorgimento di Torino del 1884, evento precursore della museografia storica italiana segnato dal tentativo di pacificazione della memoria risorgimentale, giunsero dal basso migliaia di oggetti che già nelle dimore private e nelle sedi delle società dei reduci avevano precocemente esibito il ricordo dei martiri, rivendicato l’apporto della lotta democratica, commemorato i caduti delle patrie battaglie, contribuendo a definire la centralità della nozione di sacrificio nella costruzione della nazione contemporanea.| File | Dimensione | Formato | |
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