La riflessione sulla categoria agiologica del martirio, e in particolare sulla sua rinnovata fortuna in ambito cattolico a partire dal pontificato di Pio IX, dopo un lungo periodo di sostanziale “eclisse” dei riconoscimenti martiriali da parte di Roma, di recente ha conosciuto nuova fortuna storiografica. In particolare, appare indubbio che il revival martiriale ottocentesco sia stato determinato dall’incontro tra una specifica e tradizionale sensibilità cattolica, e l’idea che la stessa Chiesa nel suo insieme in quel momento storico fosse perseguitata e in un certo senso “martirizzata” in conseguenza dell’azione di forze ed entità politiche (compreso il giovane Stato italiano) decisamente ostili. L’insieme dei saggi riuniti in questo volume presenta in questo senso due motivi di interesse. Da un lato, cerca di tenere assieme due questioni, rispettivamente quella del martirio religioso e quella del martirio politico, focalizzando l’attenzione sulle modalità con le quali una nozione ed alcune pratiche e rappresentazioni storicamente tipiche dell’immaginario religioso, in particolare cristiano, ad un certo momento si dislocano anche a livello politico, e per così dire si “convertono”, collaborando al più generale processo di trasferimento del sacro dal campo della Religione a quello della Politica, che si compie entro la cultura europea/occidentale tra XVIII e XX secolo. Dall’altro lato, questo scenario viene indagato mettendo in campo approfondimenti tematici ed approcci metodologici diversi, in grado di individuare e di far emergere aspetti differenti relativamente a come si sono concretamente manifestate tra il XVI e il XIX secolo le dinamiche martiriali, prima nell’ambito religioso, poi in quello politico, con il risultato di mostrare come esse, trapassando da un ambito all’altro, mostrino un tendenziale isomorfismo, dipendente dalla comune aspirazione delle istituzioni e dei poteri politici e religiosi ad egemonizzare la sfera del sacro, inteso come fondamento di entrambi.
Martirio religioso e martirio politico. Strategie, pratiche e rappresentazioni tra età moderna e contemporanea
Michela Catto;Silvia Cavicchioli;
2024-01-01
Abstract
La riflessione sulla categoria agiologica del martirio, e in particolare sulla sua rinnovata fortuna in ambito cattolico a partire dal pontificato di Pio IX, dopo un lungo periodo di sostanziale “eclisse” dei riconoscimenti martiriali da parte di Roma, di recente ha conosciuto nuova fortuna storiografica. In particolare, appare indubbio che il revival martiriale ottocentesco sia stato determinato dall’incontro tra una specifica e tradizionale sensibilità cattolica, e l’idea che la stessa Chiesa nel suo insieme in quel momento storico fosse perseguitata e in un certo senso “martirizzata” in conseguenza dell’azione di forze ed entità politiche (compreso il giovane Stato italiano) decisamente ostili. L’insieme dei saggi riuniti in questo volume presenta in questo senso due motivi di interesse. Da un lato, cerca di tenere assieme due questioni, rispettivamente quella del martirio religioso e quella del martirio politico, focalizzando l’attenzione sulle modalità con le quali una nozione ed alcune pratiche e rappresentazioni storicamente tipiche dell’immaginario religioso, in particolare cristiano, ad un certo momento si dislocano anche a livello politico, e per così dire si “convertono”, collaborando al più generale processo di trasferimento del sacro dal campo della Religione a quello della Politica, che si compie entro la cultura europea/occidentale tra XVIII e XX secolo. Dall’altro lato, questo scenario viene indagato mettendo in campo approfondimenti tematici ed approcci metodologici diversi, in grado di individuare e di far emergere aspetti differenti relativamente a come si sono concretamente manifestate tra il XVI e il XIX secolo le dinamiche martiriali, prima nell’ambito religioso, poi in quello politico, con il risultato di mostrare come esse, trapassando da un ambito all’altro, mostrino un tendenziale isomorfismo, dipendente dalla comune aspirazione delle istituzioni e dei poteri politici e religiosi ad egemonizzare la sfera del sacro, inteso come fondamento di entrambi.File | Dimensione | Formato | |
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