Il saggio ricostruisce l’evoluzione della politica internazionale della Cgil dalla prima rottura con l’Urss nel 1956, dopo i fatti d’Ungheria, all’avvio dell’Unione europea nel 1992, dopo la fine della guerra fredda. Dapprima si analizza il percorso di autonomia compiuto negli anni sessanta nei confronti della Federazione sindacale mondiale; quindi, si approfondisce il processo che portò negli anni settanta all’ingresso nella Confederazione europea dei sindacati, anche grazie al rapporto con Cisl e Uil; infine, si esamina il programma europeo della Cgil, la cui elaborazione fu avviata prima della caduta del Muro di Berlino per giungere a maturazione alla vigilia del Trattato di Maastricht.
La "politica estera" della Cgil tra guerra fredda e integrazione europea (1956-1992)
Fabrizio Loreto
2023-01-01
Abstract
Il saggio ricostruisce l’evoluzione della politica internazionale della Cgil dalla prima rottura con l’Urss nel 1956, dopo i fatti d’Ungheria, all’avvio dell’Unione europea nel 1992, dopo la fine della guerra fredda. Dapprima si analizza il percorso di autonomia compiuto negli anni sessanta nei confronti della Federazione sindacale mondiale; quindi, si approfondisce il processo che portò negli anni settanta all’ingresso nella Confederazione europea dei sindacati, anche grazie al rapporto con Cisl e Uil; infine, si esamina il programma europeo della Cgil, la cui elaborazione fu avviata prima della caduta del Muro di Berlino per giungere a maturazione alla vigilia del Trattato di Maastricht.| File | Dimensione | Formato | |
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