Fundare ius civile in Pomponio, liber singularis enchiridii, D. 1.2.2.39: precisazioni e integrazioni

Lo scritto si propone di apportare precisazioni e integrazioni sull'interpretazione dell'oscura locuzione fundare ius civile, con cui, intorno al 130 d.C., un giurista romano, Sesto Pomponio, descrive il contributo alla scientia iuris fornito da tre autori attivi tra il 150 e il 120 a.C., da lui uniti in una triade: Publio Mucio Scevola, Marco Giunio Bruto e Manio Manilio. Precisazioni e integrazioni rispetto alle scarne notazioni che l'autore del contributo aveva pubblicato in tema in un volume della collana subsidia afferente al progetto di ricerca, di interesse europeo, nell'ambito del quale il breve saggio qui censito si inserisce. Prendendo infatti spunto da una monografia pubblicata nello stesso anno estranea alle pubblicazioni del progetto, l'autore ha inteso presentare ai lettori dei volumi nati nell'ambito del predetto progetto europeo di ricerca - Scriptores iuris Romani, divisi tra la collana madre, in due sezioni, per i tipi dell'Erma di Bretschneider e quella relativa ai Seminari di studi organizzati nel corso del piano di ricerca, per i tipi Giappichelli - un quadro completo del proprio pensiero sul punto.