Questo libro nasce da una riflessione sull’uso delle immagini come fonte storica. A partire da un problema storiografico ben preciso, quello della scelta di combattere il fascismo delle migliaia di giovani italiani che, dopo l’8 settembre 1943, diedero vita alla Resistenza, è nato un progetto di ricerca che ha cercato di mettere in relazione le fotografie e le biografie delle persone raffigurate e che, nella fase iniziale, si è concentrato su alcuni fondi fotografici dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”. Le fotografie e le biografie aiutano a raccontare una realtà fatta di persone comuni e di quotidianità, di scelte individuali e di gruppo, che si riescono a comprendere appieno solo studiando a fondo le reti di relazione: scelte dei compagni di scuola, dei giovanotti che s’incontravano all’osteria del paese e che trascorrevano insieme il tempo libero, dei colleghi di lavoro, dei commilitoni, dei fratelli e delle sorelle, dei vicini di casa. Nei venti mesi di guerra tra il 1943 e il 1945, quei ragazzi modificarono i loro valori e le loro idee, rompendo radicalmente con i vent’anni di regime fascista sotto cui erano cresciuti. Il volume è diviso in due parti: la prima raccoglie alcuni contributi interdisciplinari, che approfondiscono il problema dell’uso delle fonti fotografiche nella storia della Resistenza, e offre alcuni spunti di riflessione sulla contestualizzazione di questo tipo di documentazione; la seconda parte presenta in forma di catalogo fotografico i risultati della ricerca.

Le ragioni di una scelta nelle fotografie della Resistenza

Davide Tabor
2014-01-01

Abstract

Questo libro nasce da una riflessione sull’uso delle immagini come fonte storica. A partire da un problema storiografico ben preciso, quello della scelta di combattere il fascismo delle migliaia di giovani italiani che, dopo l’8 settembre 1943, diedero vita alla Resistenza, è nato un progetto di ricerca che ha cercato di mettere in relazione le fotografie e le biografie delle persone raffigurate e che, nella fase iniziale, si è concentrato su alcuni fondi fotografici dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”. Le fotografie e le biografie aiutano a raccontare una realtà fatta di persone comuni e di quotidianità, di scelte individuali e di gruppo, che si riescono a comprendere appieno solo studiando a fondo le reti di relazione: scelte dei compagni di scuola, dei giovanotti che s’incontravano all’osteria del paese e che trascorrevano insieme il tempo libero, dei colleghi di lavoro, dei commilitoni, dei fratelli e delle sorelle, dei vicini di casa. Nei venti mesi di guerra tra il 1943 e il 1945, quei ragazzi modificarono i loro valori e le loro idee, rompendo radicalmente con i vent’anni di regime fascista sotto cui erano cresciuti. Il volume è diviso in due parti: la prima raccoglie alcuni contributi interdisciplinari, che approfondiscono il problema dell’uso delle fonti fotografiche nella storia della Resistenza, e offre alcuni spunti di riflessione sulla contestualizzazione di questo tipo di documentazione; la seconda parte presenta in forma di catalogo fotografico i risultati della ricerca.
2014
Seb27
1
80
978-88-98670-00-0
Resistenza italiana, fotografie, memoria visuale, Seconda guerra mondiale, memoria
Davide Tabor
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