L’intreccio fra finanza e truffa esiste da sempre. Le modalità con cui individui spregiudicati hanno circuito più o meno volontariamente la buona fede dei risparmiatori per carpire i loro patrimoni sono state molteplici però spiccano due caratteristiche ricorrenti. La prima è la ineluttabilità del fallimento degli imbrogli che porta a interrogarsi sulle motivazioni di chi li perpetua. La seconda è la debolezza dei meccanismi di controllo interni ed esterni. Una serie di “custodi” dovrebbe tutelare gli interessi degli investitori per compito istituzionale o per salvaguardare la propria reputazione. La storia ci insegna che più di una volta queste protezioni sono fallite.
Qui custodiet ipsos custodes? Who will supervise the guardians?
Paul de Sury
2024-01-01
Abstract
L’intreccio fra finanza e truffa esiste da sempre. Le modalità con cui individui spregiudicati hanno circuito più o meno volontariamente la buona fede dei risparmiatori per carpire i loro patrimoni sono state molteplici però spiccano due caratteristiche ricorrenti. La prima è la ineluttabilità del fallimento degli imbrogli che porta a interrogarsi sulle motivazioni di chi li perpetua. La seconda è la debolezza dei meccanismi di controllo interni ed esterni. Una serie di “custodi” dovrebbe tutelare gli interessi degli investitori per compito istituzionale o per salvaguardare la propria reputazione. La storia ci insegna che più di una volta queste protezioni sono fallite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.