C’È SEMPRE STATA UNA CERTA ADERENZA TRA progetti nazionalisti e uso della storia nei discorsi e negli spazi pubblici. Per alcuni versi, non esiste progetto nazionale senza una rivalutazione del passato che dia sostanza, autorevolezza e credibilità a rivendicazioni identitarie, territoriali e culturali. In un articolo sul New York Times del 27 maggio 2019 la storica indiana Romila Thapar avvertiva che «i nazionalismi più estremisti hanno bisogno di una propria versione del passato per legittimare le loro azioni nel presente». Ed è in questo ambito che la storia non è più soltanto un importante supporto per la costruzione di identità nazionali ma diventa anche la scenografia dentro la quale si costruiscono e giustificano politiche esclusiviste che alimentano mobilitazioni collettive e culture di intolleranza. Nell’India di Narendra Modi e del Bjp questa dinamica è diventata quanto mai evidente, portando a picchi quasi paradossali il rapporto tra retorica nazionalista e storia, dove quest’ultima è soppiantata in maniera permanente dalla costruzione di una mitologia nazionalista che trae legittimità da un passato strumentalizzato. Così, negli ultimi anni, ogni volta che le ricerche di storici e storiche contraddicevano in modo sostanziale e autorevole i miti propagandati per storia della macchina retorica della destra indù, queste sono state ridicolizzate, i loro autori minacciati e silenziati.
La reinvenzione della storia
bobbio, tommaso
2024-01-01
Abstract
C’È SEMPRE STATA UNA CERTA ADERENZA TRA progetti nazionalisti e uso della storia nei discorsi e negli spazi pubblici. Per alcuni versi, non esiste progetto nazionale senza una rivalutazione del passato che dia sostanza, autorevolezza e credibilità a rivendicazioni identitarie, territoriali e culturali. In un articolo sul New York Times del 27 maggio 2019 la storica indiana Romila Thapar avvertiva che «i nazionalismi più estremisti hanno bisogno di una propria versione del passato per legittimare le loro azioni nel presente». Ed è in questo ambito che la storia non è più soltanto un importante supporto per la costruzione di identità nazionali ma diventa anche la scenografia dentro la quale si costruiscono e giustificano politiche esclusiviste che alimentano mobilitazioni collettive e culture di intolleranza. Nell’India di Narendra Modi e del Bjp questa dinamica è diventata quanto mai evidente, portando a picchi quasi paradossali il rapporto tra retorica nazionalista e storia, dove quest’ultima è soppiantata in maniera permanente dalla costruzione di una mitologia nazionalista che trae legittimità da un passato strumentalizzato. Così, negli ultimi anni, ogni volta che le ricerche di storici e storiche contraddicevano in modo sostanziale e autorevole i miti propagandati per storia della macchina retorica della destra indù, queste sono state ridicolizzate, i loro autori minacciati e silenziati.| File | Dimensione | Formato | |
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