Negli ultimi vent’anni il meccanismo della relazione fra spettatore e perfomer è diventato un campo d’indagine che ha attirato l’attenzione di diversi ambiti di ricerca. Gli studi compiuti in anni recenti sui meccanismi cerebrali che sottendono l’attività percettiva hanno influenzato significativamente la prospettiva di ricerca di chi si occupa di arti performative: la danza si presta in particolar modo ad essere oggetto di studio dell’azione scenica sia dal punto di vista fenomenologico che percettivo. Dalla scoperta del sistema dei neuroni specchio da parte del team di Giacomo Rizzolatti all’uso degli strumenti diagnostici per comprendere le attivazioni cerebrali nello spettatore della danza (Calvo Merino, 2005), le neuroscienze dimostrano che esistono dei meccanismi nervosi che ci consentono di accedere a un livello mimetico e imitativo del comportamento altrui. Cercheremo di comprendere, in questo contributo, su quali piani siano stati condotti gli studi sulla fruizione dello spettacolo, in particolare della danza, come insieme dei processi attivi che lo spettatore innesca, avendo come centro il corpo in azione attorno al quale si sintonizza la reciprocità della pratica performativa.
Un cervello che agisce e un corpo che comprende. Incursioni interdisciplinari nel rapporto fra danza e scienza
Zardi Andrea
2024-01-01
Abstract
Negli ultimi vent’anni il meccanismo della relazione fra spettatore e perfomer è diventato un campo d’indagine che ha attirato l’attenzione di diversi ambiti di ricerca. Gli studi compiuti in anni recenti sui meccanismi cerebrali che sottendono l’attività percettiva hanno influenzato significativamente la prospettiva di ricerca di chi si occupa di arti performative: la danza si presta in particolar modo ad essere oggetto di studio dell’azione scenica sia dal punto di vista fenomenologico che percettivo. Dalla scoperta del sistema dei neuroni specchio da parte del team di Giacomo Rizzolatti all’uso degli strumenti diagnostici per comprendere le attivazioni cerebrali nello spettatore della danza (Calvo Merino, 2005), le neuroscienze dimostrano che esistono dei meccanismi nervosi che ci consentono di accedere a un livello mimetico e imitativo del comportamento altrui. Cercheremo di comprendere, in questo contributo, su quali piani siano stati condotti gli studi sulla fruizione dello spettacolo, in particolare della danza, come insieme dei processi attivi che lo spettatore innesca, avendo come centro il corpo in azione attorno al quale si sintonizza la reciprocità della pratica performativa.| File | Dimensione | Formato | |
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Zardi, 2024, ISBN 9788893924825.pdf
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