Il lavoro approfondisce il tema dell’ordine europeo di indagine penale, che ha segnato l’avvio dell’era della cooperazione giudiziaria post-Lisbona e ha posto le basi per il rafforzamento del principio del mutuo riconoscimento delle decisioni giudiziarie. Con l’obiettivo di analizzare partitamente gli aspetti salienti di questo complesso meccanismo, un’attenzione particolare è posta sui principi fondamentali che ne governano il funzionamento e ne determinano le dinamiche applicative. Vengono poi vagliate le fasi dell’emissione e dell’esecuzione di un OEI, tramite un’analisi condotta su un triplice livello: unionale, con una lettura critica della Direttiva 2014/41/UE; interno, mediante lo studio della L. 21/06/2017, n. 108; comparato, focalizzando l’attenzione sulle esperienze di alcuni Stati esteri, tra i quali Portogallo, Spagna, Francia, Lussemburgo e Germania. Nella cornice così delineata, non può mancare un focus sui diritti della difesa interessati in tutto il ciclo di vita di un OEI, dalla sua emissione all’esperibilità di eventuali rimedi, i quali, purtroppo, ancora faticano a trovare una compiuta realizzazione. Da ultimo, vengono poste in luce le interazioni con altri strumenti di mutuo riconoscimento aventi ad oggetto la cooperazione probatoria penale.
L'ordine europeo di indagine penale. Presente e futuro della cooperazione probatoria nell'Unione europea
oscar calavita
First
2025-01-01
Abstract
Il lavoro approfondisce il tema dell’ordine europeo di indagine penale, che ha segnato l’avvio dell’era della cooperazione giudiziaria post-Lisbona e ha posto le basi per il rafforzamento del principio del mutuo riconoscimento delle decisioni giudiziarie. Con l’obiettivo di analizzare partitamente gli aspetti salienti di questo complesso meccanismo, un’attenzione particolare è posta sui principi fondamentali che ne governano il funzionamento e ne determinano le dinamiche applicative. Vengono poi vagliate le fasi dell’emissione e dell’esecuzione di un OEI, tramite un’analisi condotta su un triplice livello: unionale, con una lettura critica della Direttiva 2014/41/UE; interno, mediante lo studio della L. 21/06/2017, n. 108; comparato, focalizzando l’attenzione sulle esperienze di alcuni Stati esteri, tra i quali Portogallo, Spagna, Francia, Lussemburgo e Germania. Nella cornice così delineata, non può mancare un focus sui diritti della difesa interessati in tutto il ciclo di vita di un OEI, dalla sua emissione all’esperibilità di eventuali rimedi, i quali, purtroppo, ancora faticano a trovare una compiuta realizzazione. Da ultimo, vengono poste in luce le interazioni con altri strumenti di mutuo riconoscimento aventi ad oggetto la cooperazione probatoria penale.| File | Dimensione | Formato | |
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