L’articolo approfondisce la distinzione tra prove “dirette” e prove “indirette” nel pensiero di Franco Cordero, evidenziandone le differenze rispetto all’impostazione maggioritaria nella dottrina processualpenalistica. Sebbene priva di significativa valenza pratica, tale distinzione offre all’Autrice lo spunto per riflettere sul ruolo che va assegnato, nella struttura del ragionamento probatorio, all’atto con il quale il giudice percepisce l’oggetto sensibile che costituisce la fonte di prova.

Prove "dirette" e "indirette": un tema solo apparentemente marginale nella teoria corderiana della prova

Karma Natali
2024-01-01

Abstract

L’articolo approfondisce la distinzione tra prove “dirette” e prove “indirette” nel pensiero di Franco Cordero, evidenziandone le differenze rispetto all’impostazione maggioritaria nella dottrina processualpenalistica. Sebbene priva di significativa valenza pratica, tale distinzione offre all’Autrice lo spunto per riflettere sul ruolo che va assegnato, nella struttura del ragionamento probatorio, all’atto con il quale il giudice percepisce l’oggetto sensibile che costituisce la fonte di prova.
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Diritto processuale penale, prove, Cordero, percezione del giudice
Karma Natali
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