L’autrice analizza il divieto di discriminazione intersezionale stabilito per la prima volta in una fonte vincolante dell’Unione europea con la direttiva n. 2023/970 sul rafforzamento della parità retributiva di genere, spiegando come questa tappa rappresenti al tempo stesso un traguardo e un punto di partenza per l’ordinamento sovranazionale, con significative ricadute anche a livello interno.
Il primo divieto di discriminazioni intersezionali nel diritto dell’Unione europea: implicazioni e prospettive
Daniela Izzi
2024-01-01
Abstract
L’autrice analizza il divieto di discriminazione intersezionale stabilito per la prima volta in una fonte vincolante dell’Unione europea con la direttiva n. 2023/970 sul rafforzamento della parità retributiva di genere, spiegando come questa tappa rappresenti al tempo stesso un traguardo e un punto di partenza per l’ordinamento sovranazionale, con significative ricadute anche a livello interno.File in questo prodotto:
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