Opera "personale", compresa tra i travolgenti successi commerciali dei primi due capitoli di Il padrino, il film realizzato da Francis Ford Coppola nel 1974 mostra condensate molte delle complessità di questo regista, in cui autorialità e mainstream sono in costante equilibrio dialettico. Il saggio sceglie questa chiave per analizzarne alcuni aspetti centrali, quali la costruzione visiva del paesaggio urbanistico e le dinamiche con i personaggi, la suspence irrisolta e la sospensione e mancanza di controllo dello spettatore, la dimensione contemporanea di convivenza (e ibridazione) con la macchina e la tecnologia e gli automatismi e meccanicità dell'agire umano. Sotto questo aspetto, prima che film "indipendente" sul piano dei contenuti, La conversazione appare come una riflessione radicale sul fare cinema, sulla nuova cultura visuale dei primi anni Settanta, non solo ispirata dal cinema d’autore europeo e dalla rottura dei codici cinematografici "classici" ma anche attratta dalla eversiva nuova tecnologia dell’immagine elettronica, e dal suo uso spregiudicato nella narrazione televisiva seriale e videomusicale, nonchè - in potenza - dallo sguardo automatico della sorveglianza che sarà radicalizzato dall'immagine digitale. A “personal” work, caught between the overwhelming commercial successes of the first two chapters of The Godfather, the film made by Francis Ford Coppola in 1974 shows condensed many of the complexities of this director, in which authorship and mainstream are in constant dialectical balance. The essay chooses this key to analyze some of its central aspects, such as the visual construction of the urban landscape and the dynamics with the characters, the unresolved suspense and the viewer's suspension and lack of control, the contemporary dimension of coexistence (and hybridization) with the machine and technology and the automatisms and mechanics of human action. In this respect, before being an “independent” film on the level of content, The Conversation appears as a radical reflection on filmmaking, on the new visual culture of the early 1970s, not only inspired by European author cinema and the rupture of “classical” cinema mode of representation but also attracted by the subversive new technology of the electronic image, and its radical use in TV series and videomusical storytelling, as well as - potentially - by the automatic gaze of surveillance that will be radicalized by the digital image.

La conversazione

Paola Valentini
2025-01-01

Abstract

Opera "personale", compresa tra i travolgenti successi commerciali dei primi due capitoli di Il padrino, il film realizzato da Francis Ford Coppola nel 1974 mostra condensate molte delle complessità di questo regista, in cui autorialità e mainstream sono in costante equilibrio dialettico. Il saggio sceglie questa chiave per analizzarne alcuni aspetti centrali, quali la costruzione visiva del paesaggio urbanistico e le dinamiche con i personaggi, la suspence irrisolta e la sospensione e mancanza di controllo dello spettatore, la dimensione contemporanea di convivenza (e ibridazione) con la macchina e la tecnologia e gli automatismi e meccanicità dell'agire umano. Sotto questo aspetto, prima che film "indipendente" sul piano dei contenuti, La conversazione appare come una riflessione radicale sul fare cinema, sulla nuova cultura visuale dei primi anni Settanta, non solo ispirata dal cinema d’autore europeo e dalla rottura dei codici cinematografici "classici" ma anche attratta dalla eversiva nuova tecnologia dell’immagine elettronica, e dal suo uso spregiudicato nella narrazione televisiva seriale e videomusicale, nonchè - in potenza - dallo sguardo automatico della sorveglianza che sarà radicalizzato dall'immagine digitale. A “personal” work, caught between the overwhelming commercial successes of the first two chapters of The Godfather, the film made by Francis Ford Coppola in 1974 shows condensed many of the complexities of this director, in which authorship and mainstream are in constant dialectical balance. The essay chooses this key to analyze some of its central aspects, such as the visual construction of the urban landscape and the dynamics with the characters, the unresolved suspense and the viewer's suspension and lack of control, the contemporary dimension of coexistence (and hybridization) with the machine and technology and the automatisms and mechanics of human action. In this respect, before being an “independent” film on the level of content, The Conversation appears as a radical reflection on filmmaking, on the new visual culture of the early 1970s, not only inspired by European author cinema and the rupture of “classical” cinema mode of representation but also attracted by the subversive new technology of the electronic image, and its radical use in TV series and videomusical storytelling, as well as - potentially - by the automatic gaze of surveillance that will be radicalized by the digital image.
2025
Francis Ford Coppola
Marsilio
31
46
9788829791743
Francis Ford Coppola - La conversazione - Horror psicologico Francis Ford Coppola - The Conversation - Psycho Horror
Paola Valentini
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