A distanza di vent'anni dalla riforma delle società commerciali, ispirata a logiche opposte rispetto a quelle che avevano caratterizzato l'istituto nella legislazione previgente e recentemente integrata a seguito del d. lgs. n. 19/2023, nonché della Legge Capitali, il diritto di recesso è stato oggetto di vivace dibattito e di ampia applicazione, arrivando ad attribuire un forte contrappeso a favore del socio di spa nei confronti della maggioranza assembleare e rafforzando l'interesse del socio al disinvestimento. Il lavoro si propone di leggere il dibattito sul diritto di recesso quale strumento di tutela del socio nell'ambito dell'evoluzione della spa nell'epoca della sostenibilità e della transizione tecnologica, con particolare riferimento alle seguenti questioni: (i) il dibattito interpretativo sull'art.2437 lett.a) e lett.g); (ii) il recesso come strumento di tutela nel contesto dei gruppi societari; (iii) il rapporto tra il recesso e l'introduzione a livello statutario del "successo sostenibile; (iv) il recesso e il passaggio da/a società benefit ; (v) il recesso ad nutum. In conclusione si ritiene che non sia decisiva l'appartenenza a un tipo societario al fine di avallare un'interpretazione più o meno restrittiva della sussistenza dei presupposti di recesso e si illustrano le argomentazioni per cui l'opzione per le politiche di sostenibilità, la condivisione dell'obiettivo del successo sostenibile o l'introduzione dello scopo di benefit dovrebbero esser sempre ritenuti presupposti di recesso, anche ove realizzati indirettamente o in fatto o in via potenziale, parimenti alle ipotesi inverse di esclusione, contrazione o modificazione di obiettivi ispirati alla sostenibilità.
Le tutele dei soci: il recesso
Mia Callegari
2024-01-01
Abstract
A distanza di vent'anni dalla riforma delle società commerciali, ispirata a logiche opposte rispetto a quelle che avevano caratterizzato l'istituto nella legislazione previgente e recentemente integrata a seguito del d. lgs. n. 19/2023, nonché della Legge Capitali, il diritto di recesso è stato oggetto di vivace dibattito e di ampia applicazione, arrivando ad attribuire un forte contrappeso a favore del socio di spa nei confronti della maggioranza assembleare e rafforzando l'interesse del socio al disinvestimento. Il lavoro si propone di leggere il dibattito sul diritto di recesso quale strumento di tutela del socio nell'ambito dell'evoluzione della spa nell'epoca della sostenibilità e della transizione tecnologica, con particolare riferimento alle seguenti questioni: (i) il dibattito interpretativo sull'art.2437 lett.a) e lett.g); (ii) il recesso come strumento di tutela nel contesto dei gruppi societari; (iii) il rapporto tra il recesso e l'introduzione a livello statutario del "successo sostenibile; (iv) il recesso e il passaggio da/a società benefit ; (v) il recesso ad nutum. In conclusione si ritiene che non sia decisiva l'appartenenza a un tipo societario al fine di avallare un'interpretazione più o meno restrittiva della sussistenza dei presupposti di recesso e si illustrano le argomentazioni per cui l'opzione per le politiche di sostenibilità, la condivisione dell'obiettivo del successo sostenibile o l'introduzione dello scopo di benefit dovrebbero esser sempre ritenuti presupposti di recesso, anche ove realizzati indirettamente o in fatto o in via potenziale, parimenti alle ipotesi inverse di esclusione, contrazione o modificazione di obiettivi ispirati alla sostenibilità.| File | Dimensione | Formato | |
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