L’immersione è una condizione esperienziale che attraversa la storia delle religioni, delle arti e delle tecnologie, generando un senso di fusione con l’ambiente circostante e ridefinendo i confini tra il sé e l’altro. Dalla dimensione rituale e sacrale delle iniziazioni religiose alla moderna realtà virtuale, il concetto di immersione implica trasformazioni percettive che oscillano tra la trascendenza e il pericolo di perdita di sé. Attraverso un’indagine semiotica e storica, il volume esplora le radici etimologiche e culturali dell’immersione, analizzando i suoi sviluppi nei contesti religiosi, artistici e mediali. Dall’iconografia cristiana ai nuovi ambienti immersivi digitali, dall’arte barocca ai memoriali virtuali, il testo mostra come le esperienze immersive abbiano sempre cercato di creare uno spazio intermedio tra realtà e rappresentazione, tra corporeità e astrazione. Se da un lato l’immersione è stata associata alla salvezza e alla trascendenza, dall’altro il crescente sviluppo delle tecnologie immersive solleva interrogativi inediti sulla dissoluzione dell’identità e sulla relazione tra corpo e mente nell’era digitale. In un’epoca in cui il metaverso e le esperienze sensoriali aumentate ridefiniscono i paradigmi della percezione, questo studio invita a una riflessione critica sulle nuove forme di immersione e sui loro effetti sulla costruzione del senso e dell’identità.
Il senso dell’immersione
LEONE, Massimo
2025-01-01
Abstract
L’immersione è una condizione esperienziale che attraversa la storia delle religioni, delle arti e delle tecnologie, generando un senso di fusione con l’ambiente circostante e ridefinendo i confini tra il sé e l’altro. Dalla dimensione rituale e sacrale delle iniziazioni religiose alla moderna realtà virtuale, il concetto di immersione implica trasformazioni percettive che oscillano tra la trascendenza e il pericolo di perdita di sé. Attraverso un’indagine semiotica e storica, il volume esplora le radici etimologiche e culturali dell’immersione, analizzando i suoi sviluppi nei contesti religiosi, artistici e mediali. Dall’iconografia cristiana ai nuovi ambienti immersivi digitali, dall’arte barocca ai memoriali virtuali, il testo mostra come le esperienze immersive abbiano sempre cercato di creare uno spazio intermedio tra realtà e rappresentazione, tra corporeità e astrazione. Se da un lato l’immersione è stata associata alla salvezza e alla trascendenza, dall’altro il crescente sviluppo delle tecnologie immersive solleva interrogativi inediti sulla dissoluzione dell’identità e sulla relazione tra corpo e mente nell’era digitale. In un’epoca in cui il metaverso e le esperienze sensoriali aumentate ridefiniscono i paradigmi della percezione, questo studio invita a una riflessione critica sulle nuove forme di immersione e sui loro effetti sulla costruzione del senso e dell’identità.| File | Dimensione | Formato | |
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