Il centro ecumenico Agape è uno dei luoghi dove nella seconda metà del Novecento – non senza tensioni e conflitti – si è definita una parte rilevante dell’identità della Chiesa valdese. Nato dall’intuizione del pastore Tullio Vinay e inaugurato nel 1951 a Prali, nell’alta Val Germanasca, a poca distanza dal confine tra Italia e Francia, il “villaggio senza recinto” nei suoi oltre settant’anni di attività ha intercettato molte delle discussioni teologiche e politiche sviluppatesi nel protestantesimo a livello globale. Attraverso l’organizzazione di incontri di formazione e dibattiti rivolti soprattutto alle giovani generazioni, Agape ha incanalato, rielaborato e diffuso alcuni dei fermenti emersi nella “grande trasformazione” del secondo dopoguerra con una proposta religiosamente ecumenica, culturalmente aperta e politicamente progressista.
Il crocevia di Agape. Giovani protestanti tra teologia, cultura e militanza politica (1947-91)
Margotti
In corso di stampa
Abstract
Il centro ecumenico Agape è uno dei luoghi dove nella seconda metà del Novecento – non senza tensioni e conflitti – si è definita una parte rilevante dell’identità della Chiesa valdese. Nato dall’intuizione del pastore Tullio Vinay e inaugurato nel 1951 a Prali, nell’alta Val Germanasca, a poca distanza dal confine tra Italia e Francia, il “villaggio senza recinto” nei suoi oltre settant’anni di attività ha intercettato molte delle discussioni teologiche e politiche sviluppatesi nel protestantesimo a livello globale. Attraverso l’organizzazione di incontri di formazione e dibattiti rivolti soprattutto alle giovani generazioni, Agape ha incanalato, rielaborato e diffuso alcuni dei fermenti emersi nella “grande trasformazione” del secondo dopoguerra con una proposta religiosamente ecumenica, culturalmente aperta e politicamente progressista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



