L’Intimate Partner Violence intesa come violenza relazionale, viene agìta nei confronti di persone con le quali si è condivisa, si condivide oppure si vorrebbe condividere una relazione affettiva e intima. La tipologia di conoscenza con la persona offesa costituisce una componente aggravante, non solo in termini giuridici (e.g., ex art. 572 c.p.; Legge n. 69/2019; Convenzione di Istanbul ex art. 46), ma soprattutto in termini psicologici rispetto alle implicazioni che può esercitare sulla rottura del legame di fiducia, sulla dignità e autonomia della persona, sulle conseguenze che essa può avere in modo diretto e indiretto (e.g., violenza assistita) sulla salute psicologica e fisica e sulla qualità di vita di tutte le persone coinvolte. In questo capitolo il focus sarà sulla relazione e sull’IPV esercitata dai partner uomini nei confronti delle partner donne: una scelta dettata dalla disponibilità di dati scientifici e forensi, essendo consapevole che si tratta di un’analisi che non permette di cogliere la completezza di un fenomeno che offende l’umanità intera. Inoltre, si parlerà di IPV come violenza nelle relazioni intime e affettive e non di violenza di genere perché, in linea con quanto evidenziato in letteratura, non sembra metodologicamente corretto considerare «violenza di genere» tutti i casi in cui ad essere vittima è una donna. La violenza di genere riguarda fondamentalmente i casi in cui sia il genere la ragione che ha determinato il fatto criminoso. La violenza nelle relazioni intime e affettive riguarda il come e il perché quella specifica donna viene maltrattata, abusata, violentata e, a volte, uccisa.
Il ruolo della valutazione psicologica nell’identificazione del rischio e nella prevenzione dell’Intimate Partner Violence.
Zara, G.
First
2025-01-01
Abstract
L’Intimate Partner Violence intesa come violenza relazionale, viene agìta nei confronti di persone con le quali si è condivisa, si condivide oppure si vorrebbe condividere una relazione affettiva e intima. La tipologia di conoscenza con la persona offesa costituisce una componente aggravante, non solo in termini giuridici (e.g., ex art. 572 c.p.; Legge n. 69/2019; Convenzione di Istanbul ex art. 46), ma soprattutto in termini psicologici rispetto alle implicazioni che può esercitare sulla rottura del legame di fiducia, sulla dignità e autonomia della persona, sulle conseguenze che essa può avere in modo diretto e indiretto (e.g., violenza assistita) sulla salute psicologica e fisica e sulla qualità di vita di tutte le persone coinvolte. In questo capitolo il focus sarà sulla relazione e sull’IPV esercitata dai partner uomini nei confronti delle partner donne: una scelta dettata dalla disponibilità di dati scientifici e forensi, essendo consapevole che si tratta di un’analisi che non permette di cogliere la completezza di un fenomeno che offende l’umanità intera. Inoltre, si parlerà di IPV come violenza nelle relazioni intime e affettive e non di violenza di genere perché, in linea con quanto evidenziato in letteratura, non sembra metodologicamente corretto considerare «violenza di genere» tutti i casi in cui ad essere vittima è una donna. La violenza di genere riguarda fondamentalmente i casi in cui sia il genere la ragione che ha determinato il fatto criminoso. La violenza nelle relazioni intime e affettive riguarda il come e il perché quella specifica donna viene maltrattata, abusata, violentata e, a volte, uccisa.| File | Dimensione | Formato | |
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