L’invasione russa dell’Ucraina ha sconvolto la vita sia di coloro che sono rimasti nel paese sia dei milioni di profughi che hanno dovuto abbandonare le proprie case e le proprie sicurezze. Alcuni studi hanno evidenziato, a partire da situazioni simili, i potenziali effetti negativi a lungo termine sulla salute fisica e psicologica dei bambini che sono stati esposti per un periodo più o meno lungo alle atrocità della guerra, ma anche dei piccoli che sono stati sradicati dai loro contesti di vita e vivono con adulti fortemente provati e sofferenti. In Italia, secondo i dati aggiornati a marzo 2023 erano presenti 49.444 minori ucraini rifugiati. Ci si è dunque domandati quale impatto tutto questo ha e avrà su tali bambini e quale supporto specializzato, di tipo educativo (oltre che ovviamente psicologico), può essere fornito loro. Nonostante il numero di bambini ucraini giunti in Italia sia molto elevato, trattandosi di un fenomeno recente e inedito, gli studi utili per individuare le strategie di sostegno migliori risultano ancora carenti. In questo capitolo si intende fornire un contributo in questo senso, a partire dagli esiti di osservazioni sistematiche condotte all’interno dei 22 soggiorni del progetto Per la Pace sugli ospiti in età prescolare (3-6 anni; n = 134) e in età scolare (7-10 anni; n = 199). Le osservazioni condotte dagli operatori sono state pianificate con un duplice scopo: rilevare bisogni e risorse dei minori per poter realizzare interventi adeguati all’interno dei soggiorni stessi e individuare elementi utili per fornire indicazioni a lungo termine alle scuole e ai servizi educativi che hanno preso e/o prenderanno in carico i minori ucraini e le loro famiglie per supportarli, in attesa del rientro nel loro paese. In questa ottica, illustreremo anche gli esiti di una sperimentazione pilota realizzata con i bambini frequentanti i soggiorni. Si tratta di un percorso ludico di apprendimento della lingua italiana, volto a soddisfare uno dei bisogni emergenti dei minori, ovvero apprendere, in maniera motivante, la lingua del paese ospitante, favorendo nel contempo un potenziamento cognitivo, utile soprattutto per coloro che hanno vissuto periodi di isolamento e scarsa stimolazione. La descrizione dettagliata del percorso e dei risultati ne consente la ripetibilità all’interno sia delle scuole, sia dei servizi educativi.
I bisogni e le risorse dei bambini ucraini
Paola Ricchiardi;Emanuela Maria Teresa Torre
2025-01-01
Abstract
L’invasione russa dell’Ucraina ha sconvolto la vita sia di coloro che sono rimasti nel paese sia dei milioni di profughi che hanno dovuto abbandonare le proprie case e le proprie sicurezze. Alcuni studi hanno evidenziato, a partire da situazioni simili, i potenziali effetti negativi a lungo termine sulla salute fisica e psicologica dei bambini che sono stati esposti per un periodo più o meno lungo alle atrocità della guerra, ma anche dei piccoli che sono stati sradicati dai loro contesti di vita e vivono con adulti fortemente provati e sofferenti. In Italia, secondo i dati aggiornati a marzo 2023 erano presenti 49.444 minori ucraini rifugiati. Ci si è dunque domandati quale impatto tutto questo ha e avrà su tali bambini e quale supporto specializzato, di tipo educativo (oltre che ovviamente psicologico), può essere fornito loro. Nonostante il numero di bambini ucraini giunti in Italia sia molto elevato, trattandosi di un fenomeno recente e inedito, gli studi utili per individuare le strategie di sostegno migliori risultano ancora carenti. In questo capitolo si intende fornire un contributo in questo senso, a partire dagli esiti di osservazioni sistematiche condotte all’interno dei 22 soggiorni del progetto Per la Pace sugli ospiti in età prescolare (3-6 anni; n = 134) e in età scolare (7-10 anni; n = 199). Le osservazioni condotte dagli operatori sono state pianificate con un duplice scopo: rilevare bisogni e risorse dei minori per poter realizzare interventi adeguati all’interno dei soggiorni stessi e individuare elementi utili per fornire indicazioni a lungo termine alle scuole e ai servizi educativi che hanno preso e/o prenderanno in carico i minori ucraini e le loro famiglie per supportarli, in attesa del rientro nel loro paese. In questa ottica, illustreremo anche gli esiti di una sperimentazione pilota realizzata con i bambini frequentanti i soggiorni. Si tratta di un percorso ludico di apprendimento della lingua italiana, volto a soddisfare uno dei bisogni emergenti dei minori, ovvero apprendere, in maniera motivante, la lingua del paese ospitante, favorendo nel contempo un potenziamento cognitivo, utile soprattutto per coloro che hanno vissuto periodi di isolamento e scarsa stimolazione. La descrizione dettagliata del percorso e dei risultati ne consente la ripetibilità all’interno sia delle scuole, sia dei servizi educativi.| File | Dimensione | Formato | |
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