Quando la disinformazione è un problema di Stato: prime riflessioni nella prospettiva del diritto CEDU

Eventi recenti, dalla Brexit alla pandemia di COVID-19, dall’elezione di Trump alla guerra in Ucraina, sono spesso utilizzati per illustrare l’effetto dirompente che la disinformazione e le fake news possono avere sulle democrazie occidentali, minando la fiducia nelle istituzioni pubbliche e nella scienza, ed erodendo alcuni valori e diritti fondamentali delle società democratiche. La difficile regolamentazione del fenomeno è oggi al centro di un vivace dibattito sia politico che dottrinale. In questo dibattito lo Stato assume la veste di regolatore, chiamato a bilanciare l’esigenza di controllare la diffusione di notizie false con la la libertà di espressione dei cittadini. Scarsa attenzione è, invece, data allo Stato nella veste di soggetto che diffonde – a volte - notizie false. Il contributo è volto a investigare, in prospettiva comparatistica, quali sono le implicazioni, sul piano del diritto costituzionale e del diritto dei diritti fondamentali, della disinformazione diffusa da coloro che rappresentano, e agiscono per, lo Stato.