L’indagine intorno alla ratio del divieto di licenziamento entro un anno dal matrimonio, previsto dal nostro ordinamento, divieto oggi da estendersi altresì all’unione civile, ha indotto talune riflessioni relative all'emersione di un nuovo concetto di famiglia, che supera i limiti della definizione tradizionale ed evolve verso l'archetipo della «comunità familiare», coerentemente oltretutto alle previsioni dell'art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
IL DIVIETO DI LICENZIAMENTO PER UNIONE CIVILE PROTEGGE LA LIBERTÀ DI COSTITUIRE LA «COMUNITÀ FAMILIARE»
Giuseppe Vertucci
2021-01-01
Abstract
L’indagine intorno alla ratio del divieto di licenziamento entro un anno dal matrimonio, previsto dal nostro ordinamento, divieto oggi da estendersi altresì all’unione civile, ha indotto talune riflessioni relative all'emersione di un nuovo concetto di famiglia, che supera i limiti della definizione tradizionale ed evolve verso l'archetipo della «comunità familiare», coerentemente oltretutto alle previsioni dell'art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
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Descrizione: Il contributo, partendo dall’indagine intorno alla ratio sottesa al divieto di licenziamento entro un anno dal matrimonio – oppure (oggi anche) dalla costituzione dell’unione civile – giunge a delineare quale archetipo del consortium vitae la «comunità familiare», quale evoluzione del tradizionale concetto di famiglia e ciò peraltro in aderenza al diritto unionale
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