Il contributo, dopo aver esaminato gli strumenti ADR previsti dal nuovo Codice dei contratti pubblici (avuto particolare riguardo all’accordo bonario e al collegio consultivo tecnico), svolge alcune riflessioni circa la possibilità di applicare gli istituti della mediazione e della negoziazione assistita, sia alla fase dell’evidenza pubblica tenuto conto del nuovo ruolo assegnato dal d.lgs. n. 36 del 2023 al principio del risultato, sia alla fase esecutiva sulla scorta della generale applicabilità degli istituti civilistici a tale segmento procedurale.
L'integrazione degli strumenti ADR nel sistema dei contratti pubblici
Giuseppe Vertucci
2023-01-01
Abstract
Il contributo, dopo aver esaminato gli strumenti ADR previsti dal nuovo Codice dei contratti pubblici (avuto particolare riguardo all’accordo bonario e al collegio consultivo tecnico), svolge alcune riflessioni circa la possibilità di applicare gli istituti della mediazione e della negoziazione assistita, sia alla fase dell’evidenza pubblica tenuto conto del nuovo ruolo assegnato dal d.lgs. n. 36 del 2023 al principio del risultato, sia alla fase esecutiva sulla scorta della generale applicabilità degli istituti civilistici a tale segmento procedurale.
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Descrizione: L’accoglimento di alcuni strumenti ADR da parte del nuovo Codice degli appalti, quali l’accordo bonario e il collegio consultivo tecnico, ha indotto l’idea di immaginare l’esportabilità della mediazione e della negoziazione assistita nel sistema dei contratti pubblici. In questo modo, l’intera vicenda della contrattualistica pubblica, dalla fase dell’evidenza a quella dell’esecuzione del contratto, potrebbe giovare di una soluzione alternativa della lite, che appare ancora più utile nel rinnovato contesto del rapporto tra principio del risultato e principio della concorrenza, nonché tenuto conto della previsione della rinegoziazione accolta dal nuovo Codice quale rimedio di gestione delle sopravvenienze colpenti i contratti pubblici.
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