Questo studio offre un'analisi del "Livre du faulcon", un prosimetro forse composto nella seconda metà del XV secolo e attualmente trasmesso da tre incunaboli e tre edizioni antiche. Nel solco degli approcci critici più recenti, il motivo della falconeria – che costituisce il nucleo attorno al quale si articola l'allegoria al cuore del racconto – è considerato come una chiave ermeneutica che permette di meglio comprendere l'ambiente culturale in cui l'opera è probabilmente stata composta. Infatti, l'arte dell'allevamento dei falchi, che può essere interpretata come un simbolo delle relazioni uomo-donna e al tempo stesso della parola poetica, invita a supporre l'esistenza di una comunità collaborativa contemporaneamente sviluppata sull'asse diacronico e sincronico. Se le allusioni a Guillaume de Machaut sono evidenti – sia sul piano tematico, per quanto riguarda le affinità con il "Dit de l'alérion", sia su quello della riflessione metapoetica che interessa il rapporto tra il contenuto e la forma della scrittura – la costituzione di un vero e proprio gioco di specchi tra natura, canto e letteratura, nel quale questioni di linguaggio e di stile assumono un peso importante, autorizza a attribuire l'opera ai "rhétoriqueurs".
La fauconnerie en prosimètre: pour une première lecture critique du "Livre du faulcon"
Elisabetta Barale
2024-01-01
Abstract
Questo studio offre un'analisi del "Livre du faulcon", un prosimetro forse composto nella seconda metà del XV secolo e attualmente trasmesso da tre incunaboli e tre edizioni antiche. Nel solco degli approcci critici più recenti, il motivo della falconeria – che costituisce il nucleo attorno al quale si articola l'allegoria al cuore del racconto – è considerato come una chiave ermeneutica che permette di meglio comprendere l'ambiente culturale in cui l'opera è probabilmente stata composta. Infatti, l'arte dell'allevamento dei falchi, che può essere interpretata come un simbolo delle relazioni uomo-donna e al tempo stesso della parola poetica, invita a supporre l'esistenza di una comunità collaborativa contemporaneamente sviluppata sull'asse diacronico e sincronico. Se le allusioni a Guillaume de Machaut sono evidenti – sia sul piano tematico, per quanto riguarda le affinità con il "Dit de l'alérion", sia su quello della riflessione metapoetica che interessa il rapporto tra il contenuto e la forma della scrittura – la costituzione di un vero e proprio gioco di specchi tra natura, canto e letteratura, nel quale questioni di linguaggio e di stile assumono un peso importante, autorizza a attribuire l'opera ai "rhétoriqueurs".| File | Dimensione | Formato | |
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