Il presente saggio analizza il contributo femminile al movimento antischiavista francese attraverso la partecipazione diretta e indiretta di donne nella Société des Amis des Noirs, fondata a Parigi nel 1788. L'indagine si concentra in particolare su due figure emblematiche: Olympe de Gouges e Helen Maria Williams, protagoniste di un impegno politico e culturale che si esprime attraverso la scrittura drammaturgica, poetica e memorialistica. Attraverso l'analisi dei verbali della Société, delle opere letterarie e delle fonti coeve, il contributo mette in luce la specificità del ruolo delle donne all'interno del movimento antischiavista in un contesto rivoluzionario ancora fortemente segnato dall'esclusione femminile dalla sfera politica formale. Si mostra come le donne abbiano saputo trasformare la letteratura, il teatro e il salotto filosofico in strumenti di mediazione culturale, attivismo e propaganda, contribuendo in modo originale alla costruzione di un immaginario antischiavista e all'internazionalizzazione del dibattito. La ricerca evidenzia infine come, nonostante i limiti strutturali imposti alle donne, il loro intervento fu tutt'altro che marginale e costituì una componente essenziale della lotta contro la tratta e lo schiavismo.
La Société des Amis des Noirs e il contributo femminile al movimento antischiavista: Olympe de Gouges e Helen Maria Williams
Valentina Altopiedi
2024-01-01
Abstract
Il presente saggio analizza il contributo femminile al movimento antischiavista francese attraverso la partecipazione diretta e indiretta di donne nella Société des Amis des Noirs, fondata a Parigi nel 1788. L'indagine si concentra in particolare su due figure emblematiche: Olympe de Gouges e Helen Maria Williams, protagoniste di un impegno politico e culturale che si esprime attraverso la scrittura drammaturgica, poetica e memorialistica. Attraverso l'analisi dei verbali della Société, delle opere letterarie e delle fonti coeve, il contributo mette in luce la specificità del ruolo delle donne all'interno del movimento antischiavista in un contesto rivoluzionario ancora fortemente segnato dall'esclusione femminile dalla sfera politica formale. Si mostra come le donne abbiano saputo trasformare la letteratura, il teatro e il salotto filosofico in strumenti di mediazione culturale, attivismo e propaganda, contribuendo in modo originale alla costruzione di un immaginario antischiavista e all'internazionalizzazione del dibattito. La ricerca evidenzia infine come, nonostante i limiti strutturali imposti alle donne, il loro intervento fu tutt'altro che marginale e costituì una componente essenziale della lotta contro la tratta e lo schiavismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



