Un paese democratico può cambiare la propria Costituzione al mutare dei tempi? Se c’è un progetto condiviso, certamente sì: le costituzioni non sono mai eterne. Ma l’attuale governo, che progetto ha? E che peso hanno avuto le riforme degli ultimi anni? Che comunità ha in mente chi sta proponendo un nuovo assetto costituzionale che prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio e la disarticolazione del potere giudiziario? Le riforme costituzionali attualmente in discussione in Parlamento e le questioni ancora aperte in merito all’attuazione del cosiddetto regionalismo differenziato ci chiamano in causa come cittadini. D’altra parte, per capire quello che sta succedendo bisogna partire dal ricostruire le vicende degli ultimi anni. Attraverso la storia e l’analisi di esperienze straniere, è possibile reperire gli strumenti necessari per comprendere a cosa serva una costituzione, come sia corretto “usarla”, quali spinte inducano una società a darsi delle regole condivise e in vista di quale scopo. La riflessione che si snoda a partire da libro “La Costituzione a pezzi. Come cambiare la nostra Carta restando antifascisti” è dedicata a chi intende passare dalla sacralità, alla ritualità quotidiana della Costituzione, anche nel caso la si voglia cambiare: perché modificarla è possibile, a patto di sapere dove vogliamo andare e da dove siamo partiti.

La Costituzionme a pezzi. Come cambiare la nostra Carta restando antifascisti

Anna Mastromarino
2025-01-01

Abstract

Un paese democratico può cambiare la propria Costituzione al mutare dei tempi? Se c’è un progetto condiviso, certamente sì: le costituzioni non sono mai eterne. Ma l’attuale governo, che progetto ha? E che peso hanno avuto le riforme degli ultimi anni? Che comunità ha in mente chi sta proponendo un nuovo assetto costituzionale che prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio e la disarticolazione del potere giudiziario? Le riforme costituzionali attualmente in discussione in Parlamento e le questioni ancora aperte in merito all’attuazione del cosiddetto regionalismo differenziato ci chiamano in causa come cittadini. D’altra parte, per capire quello che sta succedendo bisogna partire dal ricostruire le vicende degli ultimi anni. Attraverso la storia e l’analisi di esperienze straniere, è possibile reperire gli strumenti necessari per comprendere a cosa serva una costituzione, come sia corretto “usarla”, quali spinte inducano una società a darsi delle regole condivise e in vista di quale scopo. La riflessione che si snoda a partire da libro “La Costituzione a pezzi. Come cambiare la nostra Carta restando antifascisti” è dedicata a chi intende passare dalla sacralità, alla ritualità quotidiana della Costituzione, anche nel caso la si voglia cambiare: perché modificarla è possibile, a patto di sapere dove vogliamo andare e da dove siamo partiti.
2025
Bollati Boringhieri
1
152
9788833944715
Costituzione, riforma, partecipazione
Anna Mastromarino
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/2075412
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