La storia della Biblioteca Speciale di Matematica di Torino, oggi intitolata a Giuseppe Peano, è fortemente interconnessa con il progresso degli studi geometrici in Italia, dalla sua fondazione nel 1883 fino agli anni Cinquanta. Non è anzi eccessivo affermare che l’evoluzione della biblioteca e del ‘polo torinese’ della Scuola italiana di geometria algebrica procedono di pari passo. Per quasi ottant’anni, infatti, sono i geometri algebrici e/o proiettivo-differenziali a dirigere la Biblioteca: Enrico D’Ovidio (1883-1906), Corrado Segre (1907-1924), Gino Fano (1925-1938) e Alessandro Terracini (1948-1964). L’unica eccezione è costituita dal decennio di direzione di Francesco Giacomo Tricomi (1938-1948), un analista che assume la direzione della Biblioteca quando Fano è allontanato da tutti i suoi incarichi a causa dei provvedimenti razziali. I direttori della Biblioteca torinese non sono soltanto membri dello stesso gruppo di ricerca, ma sono allievi l’uno dell’altro. È, questo, un elemento significativo, emblematico del ruolo centrale che le diverse generazioni della Scuola attribuivano alla Biblioteca: essa rappresenta non solo un luogo di conservazione e fruizione del sapere ma anche (e soprattutto) un centro di ricerca e di produzione di nuova conoscenza matematica. Il regesto completo dei volumi e degli opuscoli - che hanno composto la leggendaria miscellanea torinese, andata distrutta durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale - dalla fondazione della Biblioteca al 1945 qui pubblicato è stato realizzato confrontando diversi materiali d'archivio e incrociando i dati ivi contenuti.
Il patrimonio librario della Biblioteca Speciale di Matematica di Torino, dalla fondazione al 1945
elena scalambroFirst
2023-01-01
Abstract
La storia della Biblioteca Speciale di Matematica di Torino, oggi intitolata a Giuseppe Peano, è fortemente interconnessa con il progresso degli studi geometrici in Italia, dalla sua fondazione nel 1883 fino agli anni Cinquanta. Non è anzi eccessivo affermare che l’evoluzione della biblioteca e del ‘polo torinese’ della Scuola italiana di geometria algebrica procedono di pari passo. Per quasi ottant’anni, infatti, sono i geometri algebrici e/o proiettivo-differenziali a dirigere la Biblioteca: Enrico D’Ovidio (1883-1906), Corrado Segre (1907-1924), Gino Fano (1925-1938) e Alessandro Terracini (1948-1964). L’unica eccezione è costituita dal decennio di direzione di Francesco Giacomo Tricomi (1938-1948), un analista che assume la direzione della Biblioteca quando Fano è allontanato da tutti i suoi incarichi a causa dei provvedimenti razziali. I direttori della Biblioteca torinese non sono soltanto membri dello stesso gruppo di ricerca, ma sono allievi l’uno dell’altro. È, questo, un elemento significativo, emblematico del ruolo centrale che le diverse generazioni della Scuola attribuivano alla Biblioteca: essa rappresenta non solo un luogo di conservazione e fruizione del sapere ma anche (e soprattutto) un centro di ricerca e di produzione di nuova conoscenza matematica. Il regesto completo dei volumi e degli opuscoli - che hanno composto la leggendaria miscellanea torinese, andata distrutta durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale - dalla fondazione della Biblioteca al 1945 qui pubblicato è stato realizzato confrontando diversi materiali d'archivio e incrociando i dati ivi contenuti.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
15_Scalambro2023_regestoBSMT.pdf
Accesso aperto
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
4.28 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.28 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



