Il problema della tutela delle minoranze rappresenta uno dei grandi temi del costituzionalismo contemporaneo. Già nel XIX secolo il processo di costruzione degli stati nazionali aveva posto in evidenza la necessità di contemperare il principio maggioritario e il mito dell’identità nazionale con la protezione dei gruppi minoritari presenti all’interno delle comunità nazionali. Il tema, con particolare riferimento alla questione delle minoranze linguistiche, si è nuovamente posto in Europa soprattutto in seguito allo scioglimento dell’Unione Sovietica, quando gli stati dell’Est iniziarono a ricostruire la loro identità culturale e linguistica dopo molti anni di dominazione russa. All’interno di un mutato quadro geopolitico globale, la comunità internazionale ha mostrato una rinnovata sensibilità verso il problema minoritario. A livello regionale, il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea hanno adottato molte carte e convenzioni per proteggere le minoranze. A distanza di anni, tuttavia, il panorama del pluralismo linguistico appare ancora in grave crisi, con il serio rischio di una definitiva scomparsa di molte lingue parlate da gruppi minoritari. In tale contesto, il presente contributo offre una ricostruzione dei principali interventi normativi adottati a livello internazionale con l’obiettivo di valutarne l’effettività.

LA TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE TRA CONSIGLIO D’EUROPA E UNIONE EUROPEA: UN PROBLEMA DI EFFETTIVITÀ

Elisabetta Palici di Suni;Dario Elia Tosi
2025-01-01

Abstract

Il problema della tutela delle minoranze rappresenta uno dei grandi temi del costituzionalismo contemporaneo. Già nel XIX secolo il processo di costruzione degli stati nazionali aveva posto in evidenza la necessità di contemperare il principio maggioritario e il mito dell’identità nazionale con la protezione dei gruppi minoritari presenti all’interno delle comunità nazionali. Il tema, con particolare riferimento alla questione delle minoranze linguistiche, si è nuovamente posto in Europa soprattutto in seguito allo scioglimento dell’Unione Sovietica, quando gli stati dell’Est iniziarono a ricostruire la loro identità culturale e linguistica dopo molti anni di dominazione russa. All’interno di un mutato quadro geopolitico globale, la comunità internazionale ha mostrato una rinnovata sensibilità verso il problema minoritario. A livello regionale, il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea hanno adottato molte carte e convenzioni per proteggere le minoranze. A distanza di anni, tuttavia, il panorama del pluralismo linguistico appare ancora in grave crisi, con il serio rischio di una definitiva scomparsa di molte lingue parlate da gruppi minoritari. In tale contesto, il presente contributo offre una ricostruzione dei principali interventi normativi adottati a livello internazionale con l’obiettivo di valutarne l’effettività.
2025
83
94
113
https://revistes.eapc.gencat.cat/index.php/rld
sovranità nazionale, pluralismo culturale, maggioranze/minoranze, minoranze linguistiche, Consiglio d’Europa, Corte Europea dei Diritti Umani, Unione Europea, soft law
Elisabetta Palici di Suni; Dario Elia Tosi
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