La promozione della salute costituisce un ambito di intervento interdisciplinare e interprofessionale. Delineare la figura dello psicologo che si occupa di promozione della salute è di centrale importanza per integrare l’intervento psicologico in questa disciplina. La presente ricerca è volta a rilevare gli atteggiamenti e le rappresentazioni degli psicologi italiani in tema di promozione della salute, evidenziando eventuali differenze per età, anzianità di servizio, coinvolgimento in e applicazione di prospettive basate su una prospettiva salutogenica. A partire da precedenti ricerche che hanno indagato il ruolo di psicologi e professionisti della promozione della salute in Italia e in Europa, è stato predisposto un questionario per rilevare gli ambiti teorico/paradigmatici ritenuti più coerenti con l’approccio salutogenico e gli obiettivi chiave di un progetto di promozione della salute. I risultati delle analisi di dati qualitativi e quantitativi mostrano rappresentazioni eterogenee: gli psicologi appartenenti ad una generazione “intermedia” (età 31-49 anni e anzianità di servizio 4-10 anni) e chi lavora abitualmente nella promozione della salute sembrano essere i più formati sul tema; i più giovani (età 24-30 anni e anzianità di servizio 0-3 anni), al contrario dei più anziani (età 50+ anni e anzianità di servizio 10+ anni), tendono a discostare la promozione della salute dai tradizionali approcci basati sull’intervento clinico one-to-one. Il presente lavoro offre uno spunto di riflessione per ri-pensare al ruolo dello psicologo promotore della salute all’interno di una prospettiva territoriale, interdisciplinare e salutogenica che opera non solo all’interno del tradizionale setting terapeutico.
Cosa pensano gli psicologi italiani della promozione della salute: una indagine presso un campione di professionisti e specializzandi
Marco Rizzo;Norma De Piccoli
2025-01-01
Abstract
La promozione della salute costituisce un ambito di intervento interdisciplinare e interprofessionale. Delineare la figura dello psicologo che si occupa di promozione della salute è di centrale importanza per integrare l’intervento psicologico in questa disciplina. La presente ricerca è volta a rilevare gli atteggiamenti e le rappresentazioni degli psicologi italiani in tema di promozione della salute, evidenziando eventuali differenze per età, anzianità di servizio, coinvolgimento in e applicazione di prospettive basate su una prospettiva salutogenica. A partire da precedenti ricerche che hanno indagato il ruolo di psicologi e professionisti della promozione della salute in Italia e in Europa, è stato predisposto un questionario per rilevare gli ambiti teorico/paradigmatici ritenuti più coerenti con l’approccio salutogenico e gli obiettivi chiave di un progetto di promozione della salute. I risultati delle analisi di dati qualitativi e quantitativi mostrano rappresentazioni eterogenee: gli psicologi appartenenti ad una generazione “intermedia” (età 31-49 anni e anzianità di servizio 4-10 anni) e chi lavora abitualmente nella promozione della salute sembrano essere i più formati sul tema; i più giovani (età 24-30 anni e anzianità di servizio 0-3 anni), al contrario dei più anziani (età 50+ anni e anzianità di servizio 10+ anni), tendono a discostare la promozione della salute dai tradizionali approcci basati sull’intervento clinico one-to-one. Il presente lavoro offre uno spunto di riflessione per ri-pensare al ruolo dello psicologo promotore della salute all’interno di una prospettiva territoriale, interdisciplinare e salutogenica che opera non solo all’interno del tradizionale setting terapeutico.| File | Dimensione | Formato | |
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