Quando osserviamo la danza – o quando noi stessi danziamo – cosa accade nel nostro cervello? In che modo il movimento di un corpo può provocare emozioni, memorie, processi cognitivi? Partendo dalla prospettiva degli studi teatrali e di danza, in questo volume si traccia un percorso esplorativo attraverso diverse discipline: scienze cognitive, performance studies, filosofia e neuroscienze diventano riferimenti, chiavi di lettura, sconfinamenti di matrice estetica e fenomenologica per analizzare il rapporto tra corpo, movimento e percezione dello spettatore. Questa indagine si rivela come una sorta di attraversamento precario da una ricognizione dello stato dell’arte negli studi umanistici e in quelli neuroscientifici, fino all’analisi di ricerche recentemente realizzate con sperimentazioni che hanno coinvolto artisti, spettatori, ricercatori provenienti da contesti umanistici, sanitari e sociali. Il punto focale dello studio – le componenti neurofisiologiche legate all’esecuzione, fruizione della danza e applicazione nei contesti di cura – non riduce, tuttavia, la questione artistica a una disanima puramente compilativa e laboratoriale, ma contempla le componenti qualitative e umane del discorso sulla danza. I fattori culturali, storico-antropologici e psicologici sono elementi necessari per formulare una nuova epistemologia in questo ambito, al fine di chiarire come l’esecuzione e la percezione della danza non si possano definire processi a senso unico, ma aspetti di un percorso che si interseca con la storia della disciplina e con le sue complessità..

Danza e Scienze cognitive. Pratiche, ricezione e cura

Zardi, Andrea
2025-01-01

Abstract

Quando osserviamo la danza – o quando noi stessi danziamo – cosa accade nel nostro cervello? In che modo il movimento di un corpo può provocare emozioni, memorie, processi cognitivi? Partendo dalla prospettiva degli studi teatrali e di danza, in questo volume si traccia un percorso esplorativo attraverso diverse discipline: scienze cognitive, performance studies, filosofia e neuroscienze diventano riferimenti, chiavi di lettura, sconfinamenti di matrice estetica e fenomenologica per analizzare il rapporto tra corpo, movimento e percezione dello spettatore. Questa indagine si rivela come una sorta di attraversamento precario da una ricognizione dello stato dell’arte negli studi umanistici e in quelli neuroscientifici, fino all’analisi di ricerche recentemente realizzate con sperimentazioni che hanno coinvolto artisti, spettatori, ricercatori provenienti da contesti umanistici, sanitari e sociali. Il punto focale dello studio – le componenti neurofisiologiche legate all’esecuzione, fruizione della danza e applicazione nei contesti di cura – non riduce, tuttavia, la questione artistica a una disanima puramente compilativa e laboratoriale, ma contempla le componenti qualitative e umane del discorso sulla danza. I fattori culturali, storico-antropologici e psicologici sono elementi necessari per formulare una nuova epistemologia in questo ambito, al fine di chiarire come l’esecuzione e la percezione della danza non si possano definire processi a senso unico, ma aspetti di un percorso che si interseca con la storia della disciplina e con le sue complessità..
2025
Edizioni Di Pagina
Due Punti
96
1
261
979-12-5609-075-4
Zardi, Andrea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/2082756
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