Contro ogni rappresentazione convenzionale del problema educativo, questo volume tenta di offrire quegli strumenti critici che, opponendosi ai luoghi comuni del pedagogismo corrente, consentono, forse, di intrattenersi con ciò che di essenziale appartiene alla coscienza pedagogica. Vale a dire con quel nesso formazione – cultura da cui prende vita l’idea dell’educazione come esperienza vissuta dell’uomo in quanto cultura. Di qui una sequenza di interventi che, tra percorsi teorici e campi d’azione, vorrebbero ricondurre con metodo decostruttivo a quel significato più radicale che l’educazione, in chiave fenomenologica ed esistenziale, porta con sé: “fare dell’esistenza la propria passione, avendo a disposizione, immer wieder, l’occasione di un evento e la forza di una domanda ulteriore”.
Esperienze vissute ed esistenze incarnate. Per una critica sociale dell'educazione
Gianluca Giachery
2011-01-01
Abstract
Contro ogni rappresentazione convenzionale del problema educativo, questo volume tenta di offrire quegli strumenti critici che, opponendosi ai luoghi comuni del pedagogismo corrente, consentono, forse, di intrattenersi con ciò che di essenziale appartiene alla coscienza pedagogica. Vale a dire con quel nesso formazione – cultura da cui prende vita l’idea dell’educazione come esperienza vissuta dell’uomo in quanto cultura. Di qui una sequenza di interventi che, tra percorsi teorici e campi d’azione, vorrebbero ricondurre con metodo decostruttivo a quel significato più radicale che l’educazione, in chiave fenomenologica ed esistenziale, porta con sé: “fare dell’esistenza la propria passione, avendo a disposizione, immer wieder, l’occasione di un evento e la forza di una domanda ulteriore”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



