A distanza di trent’anni dalla sua scomparsa, Michel Foucault è universalmente riconosciuto come l’intellettuale che ha saputo modificare le metodologie della ricerca in ambito storico, sociale, culturale e filosofico. Il suo pensiero rivela continuamente la novità di un’indagine che scopre in nuovi archivi la complessità dei rapporti sociali tra gli individui, le istituzioni e i poteri. Nello spazio di confronto tra il singolo e la moltitudine, infatti, emergono le problematiche inerenti il riconoscimento come manifestazione della violenza e della conflittualità sociali, e come necessariamente connesse alla dimensione stringente dell’assoggettamento. Il soggetto, pertanto, diventa lo snodo di interessi molteplici che, al di là di ogni possibile logica hegeliana di asservimento, sottraggono continuamente all’individuo potere decisionale e di scelta.
Il discorso eretico. Michel Foucault e la formazione delle soggettività
Gianluca Giachery
2015-01-01
Abstract
A distanza di trent’anni dalla sua scomparsa, Michel Foucault è universalmente riconosciuto come l’intellettuale che ha saputo modificare le metodologie della ricerca in ambito storico, sociale, culturale e filosofico. Il suo pensiero rivela continuamente la novità di un’indagine che scopre in nuovi archivi la complessità dei rapporti sociali tra gli individui, le istituzioni e i poteri. Nello spazio di confronto tra il singolo e la moltitudine, infatti, emergono le problematiche inerenti il riconoscimento come manifestazione della violenza e della conflittualità sociali, e come necessariamente connesse alla dimensione stringente dell’assoggettamento. Il soggetto, pertanto, diventa lo snodo di interessi molteplici che, al di là di ogni possibile logica hegeliana di asservimento, sottraggono continuamente all’individuo potere decisionale e di scelta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



