La città può essere riconosciuta come una trama che, nel configurare un territorio, dispone limiti e possibilità, relazioni e dinamiche della vita dei suoi abitanti. Una città, infatti, implica sempre un piano di costruzione che – in modo più o meno esplicito – mette in ordine le diverse parti secondo un rapporto valoriale. Una qualsiasi disposizione urbanistica può essere pensata e realizzata non solo in risposta a bisogni organizzativi e gestionali ma, prima ancora, in risposta a domande di senso che danno alla città una «forma etica deduttiva»: le questioni urbane, infatti, non sono da ridurre ai piani e ai progetti di fruizione; sono questioni che decidono un destino. La città capace di divertire e di educare al divertimento è una città che “alleggerisce” il peso dell’impegno per un modo di vivere – quello umano – che implica la responsabilità verso una comune narrazione di senso; ed è una città che, nell’alleggerire questo impegno, non ne diminuisce la portata di senso e non ne attenua la sacralità. La città in grado di divertire e di educare al divertimento è quella città che sa alleggerire il peso dell’impegno perché riconosce e fa riconoscere nella responsabilità verso la costruzione di una narrazione comune un impegno che dà piacere e soddisfazione e che, per quanto faticoso, diverte.
La vita della città o del principio pedagogico del divertimento
s. nosari
2024-01-01
Abstract
La città può essere riconosciuta come una trama che, nel configurare un territorio, dispone limiti e possibilità, relazioni e dinamiche della vita dei suoi abitanti. Una città, infatti, implica sempre un piano di costruzione che – in modo più o meno esplicito – mette in ordine le diverse parti secondo un rapporto valoriale. Una qualsiasi disposizione urbanistica può essere pensata e realizzata non solo in risposta a bisogni organizzativi e gestionali ma, prima ancora, in risposta a domande di senso che danno alla città una «forma etica deduttiva»: le questioni urbane, infatti, non sono da ridurre ai piani e ai progetti di fruizione; sono questioni che decidono un destino. La città capace di divertire e di educare al divertimento è una città che “alleggerisce” il peso dell’impegno per un modo di vivere – quello umano – che implica la responsabilità verso una comune narrazione di senso; ed è una città che, nell’alleggerire questo impegno, non ne diminuisce la portata di senso e non ne attenua la sacralità. La città in grado di divertire e di educare al divertimento è quella città che sa alleggerire il peso dell’impegno perché riconosce e fa riconoscere nella responsabilità verso la costruzione di una narrazione comune un impegno che dà piacere e soddisfazione e che, per quanto faticoso, diverte.| File | Dimensione | Formato | |
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