Le disuguaglianze hanno attraversato l’intero corso della storia umana, assumendo forme diverse a seconda dei contesti storici e culturali. Nel corso del tempo, hanno assunto la forma di un fenomeno complesso che richiede un'analisi multidimensionale per comprendere tutte le sue componenti. In questo contesto, il concetto di intersezionalità permette di analizzare le sovrapposizioni e le interazioni tra le diverse dimensioni identitarie e strutturali. Esso evidenzia come fattori al di fuori del controllo individuale, come il genere, l'origine familiare e la classe sociale, influenzino profondamente l'identità personale e contribuiscano alla creazione di relazioni asimmetriche (Santoni, 2022) e di nuove forme di disuguaglianza sociale. In Francia (Dubet, 2019; Felouzis, 2020) e in Italia (OCSE, 2024), le scuole e i luoghi di lavoro sembrano assorbire questi marcatori di differenziazione e amplificarne gli effetti, intensificando la segregazione anziché ridurla. La globalizzazione ha creato nuove opportunità di sviluppo, ma ha anche contribuito ad aumentare i divari e le differenze, accentuando le dinamiche di disuguaglianza preesistenti.La precarizzazione del mercato del lavoro e l'accelerazione dei cambiamenti in atto hanno reso sempre più problematica la transizione dalla scuola al mondo del lavoro. In questo contesto di incertezza strutturale, dove anche le agenzie di socializzazione hanno spesso risposte inadeguate, i giovani italiani faticano a coltivare aspirazioni per un futuro che appare loro incomprensibile e a progettare i propri percorsi di lavoro e di vita (Cavalli 2023, Gosetti 2022). A ciò si aggiunge una scarsa conoscenza del mercato del lavoro e delle concrete prospettive occupazionali (Bertolini 2018), che può portare a fenomeni di scoraggiamento, purtroppo molto diffusi in Italia. L'esperienza della pandemia sembra inoltre aver aggiunto un ulteriore elemento di complessità, innescando un processo di ridefinizione del significato e del valore del lavoro (Bertolini e Goglio 2023). In questo contesto si inserisce il progetto “PNRR-OrientaUnito”, che mira a combattere l'abbandono scolastico e la riproduzione delle disuguaglianze riflettendo sull'immaginario degli studenti della scuola secondaria. In particolare, il progetto mira a far emergere i loro pregiudizi e ad ampliare le possibilità percepite per il loro futuro scolastico e per il loro ingresso nel mondo del lavoro. L'orientamento è inteso come una leva per il cambiamento e si configura come uno strumento di guida che consente loro di plasmare il proprio futuro personale e professionale e che li aiuta a prendere coscienza di chi sono e di cosa vogliono diventare.L'indagine svolta nell'ambito del progetto “PNRR-OrientaUnito” combina l'analisi di dati quantitativi, raccolti tramite questionari, e di dati qualitativi ottenuti attraverso sessioni di osservazione dei partecipanti e griglie di osservazione redatte dagli orientatori, realizzate a partire dall'anno scolastico 2022/23. La parte del progetto qui riportata esamina le aspettative dei giovani riguardo al loro futuro impiego e la loro conoscenza del mercato del lavoro da una prospettiva sociologica. I questionari sono stati somministrati a 997 studenti delle scuole secondarie superiori del Piemonte nel 2023 e a 7.936 nel 2024, di età compresa tra i 15 e i 20 anni. Il campione comprendeva studenti provenienti da diversi percorsi formativi: la maggior parte da scuole secondarie superiori, istituti tecnici e, in misura minore, istituti professionali (Ricchiardi e Lattanzi, 2023). Permangono tuttavia elementi di criticità, come la persistenza di stereotipi di genere nelle preferenze di carriera e una conoscenza ancora limitata delle competenze richieste dal mercato del lavoro. L'analisi dei risultati conferma un marcato disorientamento dei ragazzi rispetto al futuro, in particolare quello professionale, in cui emergono nuovi modi di immaginare la propria vita e il proprio lavoro; inoltre, il percorso sembra averli aiutati ad acquisire una migliore conoscenza del mondo delle professioni, grazie soprattutto all'utilizzo dell'Atlante delle professioni dell'Università di Torino. Il gruppo di ricerca del progetto PNRR-OrientaUnito, coordinato da Paola Ricchiardi, è composto da un'équipe multidisciplinare che, per la parte sociologica, comprende anche Paola Maria Torrioni e Valentina Goglio.

L’orientation aux choix comme levier de changement pour l’avenir : la proposition du projet PNRR OrientaUnito dans la région italienne du Piémont

Bertolini Sonia
Co-first
;
Vercelli Marinella
Co-first
;
Cheller Lucia
Co-first
2025-01-01

Abstract

Le disuguaglianze hanno attraversato l’intero corso della storia umana, assumendo forme diverse a seconda dei contesti storici e culturali. Nel corso del tempo, hanno assunto la forma di un fenomeno complesso che richiede un'analisi multidimensionale per comprendere tutte le sue componenti. In questo contesto, il concetto di intersezionalità permette di analizzare le sovrapposizioni e le interazioni tra le diverse dimensioni identitarie e strutturali. Esso evidenzia come fattori al di fuori del controllo individuale, come il genere, l'origine familiare e la classe sociale, influenzino profondamente l'identità personale e contribuiscano alla creazione di relazioni asimmetriche (Santoni, 2022) e di nuove forme di disuguaglianza sociale. In Francia (Dubet, 2019; Felouzis, 2020) e in Italia (OCSE, 2024), le scuole e i luoghi di lavoro sembrano assorbire questi marcatori di differenziazione e amplificarne gli effetti, intensificando la segregazione anziché ridurla. La globalizzazione ha creato nuove opportunità di sviluppo, ma ha anche contribuito ad aumentare i divari e le differenze, accentuando le dinamiche di disuguaglianza preesistenti.La precarizzazione del mercato del lavoro e l'accelerazione dei cambiamenti in atto hanno reso sempre più problematica la transizione dalla scuola al mondo del lavoro. In questo contesto di incertezza strutturale, dove anche le agenzie di socializzazione hanno spesso risposte inadeguate, i giovani italiani faticano a coltivare aspirazioni per un futuro che appare loro incomprensibile e a progettare i propri percorsi di lavoro e di vita (Cavalli 2023, Gosetti 2022). A ciò si aggiunge una scarsa conoscenza del mercato del lavoro e delle concrete prospettive occupazionali (Bertolini 2018), che può portare a fenomeni di scoraggiamento, purtroppo molto diffusi in Italia. L'esperienza della pandemia sembra inoltre aver aggiunto un ulteriore elemento di complessità, innescando un processo di ridefinizione del significato e del valore del lavoro (Bertolini e Goglio 2023). In questo contesto si inserisce il progetto “PNRR-OrientaUnito”, che mira a combattere l'abbandono scolastico e la riproduzione delle disuguaglianze riflettendo sull'immaginario degli studenti della scuola secondaria. In particolare, il progetto mira a far emergere i loro pregiudizi e ad ampliare le possibilità percepite per il loro futuro scolastico e per il loro ingresso nel mondo del lavoro. L'orientamento è inteso come una leva per il cambiamento e si configura come uno strumento di guida che consente loro di plasmare il proprio futuro personale e professionale e che li aiuta a prendere coscienza di chi sono e di cosa vogliono diventare.L'indagine svolta nell'ambito del progetto “PNRR-OrientaUnito” combina l'analisi di dati quantitativi, raccolti tramite questionari, e di dati qualitativi ottenuti attraverso sessioni di osservazione dei partecipanti e griglie di osservazione redatte dagli orientatori, realizzate a partire dall'anno scolastico 2022/23. La parte del progetto qui riportata esamina le aspettative dei giovani riguardo al loro futuro impiego e la loro conoscenza del mercato del lavoro da una prospettiva sociologica. I questionari sono stati somministrati a 997 studenti delle scuole secondarie superiori del Piemonte nel 2023 e a 7.936 nel 2024, di età compresa tra i 15 e i 20 anni. Il campione comprendeva studenti provenienti da diversi percorsi formativi: la maggior parte da scuole secondarie superiori, istituti tecnici e, in misura minore, istituti professionali (Ricchiardi e Lattanzi, 2023). Permangono tuttavia elementi di criticità, come la persistenza di stereotipi di genere nelle preferenze di carriera e una conoscenza ancora limitata delle competenze richieste dal mercato del lavoro. L'analisi dei risultati conferma un marcato disorientamento dei ragazzi rispetto al futuro, in particolare quello professionale, in cui emergono nuovi modi di immaginare la propria vita e il proprio lavoro; inoltre, il percorso sembra averli aiutati ad acquisire una migliore conoscenza del mondo delle professioni, grazie soprattutto all'utilizzo dell'Atlante delle professioni dell'Università di Torino. Il gruppo di ricerca del progetto PNRR-OrientaUnito, coordinato da Paola Ricchiardi, è composto da un'équipe multidisciplinare che, per la parte sociologica, comprende anche Paola Maria Torrioni e Valentina Goglio.
2025
Inégalités scolaires et professionnelles. Nouveaux regards
Céreq
Céreq Échanges
27
301
311
978-2-487574-03-8
https://books.openedition.org/cereq/6109
School guidance and vocational guidance, Socio-educational scheme, Evaluation, School-to-work transition, Perception of work, Italy
Bertolini Sonia, Vercelli Marinella, Cheller Lucia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/2087216
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