Il saggio considera il progressivo affioramento di elementi di ordine e di ratio nelle pratiche di insegnamento adottate nelle scuole di base urbane nei secoli XIV-XV. Un’attenzione particolare è prestata al lessico “dell’ordinamento” impiegato nei testi per la didattica – principalmente i manuali di grammatica e i glossari – al fine di razionalizzare i processi di acculturazione, specie nell’insegnamento della grammatica. Nella prassi didattica tardomedievale si coglie anche la volontà di proporre ordinati modelli etici e regole di convivenza al civis, trasmessi con il persistente ricorso a tipologie di testi della tradizione scolastica più risalente, dal forte contenuto morale, il medesimo che riscontriamo negli exempla adottati nella trattatistica grammaticale, utili anche per tradurre principi ordinatori sul piano morale; alla precisazione di una ratio scolastica e comportamentale sono poi dedicati i trattati de modo vivendi et studendi e diversi sermoni tenuti in ambito scolastico. Non disgiunte da queste sono le analoghe tendenze a una maggiore chiarezza e razionalità che si riscontrano nelle disposizioni delle amministrazioni comunali in materia di docenza e di “condotta” dei maestri delle scuole pubbliche, qui analizzate attraverso la statuizione comunale, le norme fissate delle corporazioni dei maestri e gli ordinamenti delle scuole comunali. Una declinazione del processo di razionalizzazione del sistema scolastico è la maggiore cura posta nell’individuazione di criteri per differenziare i diversi livelli di istruzione, che prefigura i più tardi sistemi di valutazione delle conoscenze e l’attribuzione di titoli per definire il raggiungimento dei differenti gradi scolastici, sull’esempio del gradus accademico. Disposizioni non differenti si trovano, dal pieno Trecento, anche nelle azioni riformatrici nel campo della formazione intellettuale del clero in cura d’anime, per la quale, in diverse diocesi, si introducono “gradi” di istruzione qualificati da un preciso lessico.

Prassi di controllo e di razionalizzazione nei processi di literacy tardo medievali

Paolo Rosso
2025-01-01

Abstract

Il saggio considera il progressivo affioramento di elementi di ordine e di ratio nelle pratiche di insegnamento adottate nelle scuole di base urbane nei secoli XIV-XV. Un’attenzione particolare è prestata al lessico “dell’ordinamento” impiegato nei testi per la didattica – principalmente i manuali di grammatica e i glossari – al fine di razionalizzare i processi di acculturazione, specie nell’insegnamento della grammatica. Nella prassi didattica tardomedievale si coglie anche la volontà di proporre ordinati modelli etici e regole di convivenza al civis, trasmessi con il persistente ricorso a tipologie di testi della tradizione scolastica più risalente, dal forte contenuto morale, il medesimo che riscontriamo negli exempla adottati nella trattatistica grammaticale, utili anche per tradurre principi ordinatori sul piano morale; alla precisazione di una ratio scolastica e comportamentale sono poi dedicati i trattati de modo vivendi et studendi e diversi sermoni tenuti in ambito scolastico. Non disgiunte da queste sono le analoghe tendenze a una maggiore chiarezza e razionalità che si riscontrano nelle disposizioni delle amministrazioni comunali in materia di docenza e di “condotta” dei maestri delle scuole pubbliche, qui analizzate attraverso la statuizione comunale, le norme fissate delle corporazioni dei maestri e gli ordinamenti delle scuole comunali. Una declinazione del processo di razionalizzazione del sistema scolastico è la maggiore cura posta nell’individuazione di criteri per differenziare i diversi livelli di istruzione, che prefigura i più tardi sistemi di valutazione delle conoscenze e l’attribuzione di titoli per definire il raggiungimento dei differenti gradi scolastici, sull’esempio del gradus accademico. Disposizioni non differenti si trovano, dal pieno Trecento, anche nelle azioni riformatrici nel campo della formazione intellettuale del clero in cura d’anime, per la quale, in diverse diocesi, si introducono “gradi” di istruzione qualificati da un preciso lessico.
2025
Ordine, calcolo e “ragione” nell’Italia tardo medievale. 1. Economia, giustizia e formazione
Viella
407
433
9791257010027
https://www.viella.it/libro/9791257010027
Storia della scuola medievale; ordinamenti sulla scuola medievale; scuola comunale nel medioevo
Paolo Rosso
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