Il pensiero di Vygotskij ha influenzato profondamente la pedagogia contemporanea, eppure la teoria storico-culturale, spesso citata, sembra trovare scarsa applicazione nei contesti educativi e di ricerca. Concetti come mediazione, funzioni psichiche superiori e zona di sviluppo prossimo sono ricorrenti nella letteratura, ma hanno perso la loro portata trasformativa. L’uso prevalente di fonti secondarie, traduzioni imprecise (come “prossimale” anziché “prossimo”) e la marginalità delle ricerche che adottano questa prospettiva rivelano un processo di neutralizzazione teorico-metodologica iniziato con la censura sovietica e proseguito nell’ambito accademico occidentale. Questo numero intende contribuire al dibattito nato intorno alla “difettologia” - prospettiva che si afferma in opposizione alla classificazione medico-positivista del deficit - per ripensare l’educazione inclusiva. A partire dai contributi presentati durante il IX seminario internazionale Vygotskij, che si è tenuto a Torino nell’aprile del 2024, i saggi qui raccolti propongono una rilettura critica della teoria storico-culturale, restituendole la sua carica teorica, politica e pedagogica capace di valorizzare le pratiche educative che assumono lo sviluppo come processo dialettico e trasformativo.

Teoria storico-culturale e difettologia: strumenti per andare oltre il modello dell’inclusione

Diego Di Masi;
2025-01-01

Abstract

Il pensiero di Vygotskij ha influenzato profondamente la pedagogia contemporanea, eppure la teoria storico-culturale, spesso citata, sembra trovare scarsa applicazione nei contesti educativi e di ricerca. Concetti come mediazione, funzioni psichiche superiori e zona di sviluppo prossimo sono ricorrenti nella letteratura, ma hanno perso la loro portata trasformativa. L’uso prevalente di fonti secondarie, traduzioni imprecise (come “prossimale” anziché “prossimo”) e la marginalità delle ricerche che adottano questa prospettiva rivelano un processo di neutralizzazione teorico-metodologica iniziato con la censura sovietica e proseguito nell’ambito accademico occidentale. Questo numero intende contribuire al dibattito nato intorno alla “difettologia” - prospettiva che si afferma in opposizione alla classificazione medico-positivista del deficit - per ripensare l’educazione inclusiva. A partire dai contributi presentati durante il IX seminario internazionale Vygotskij, che si è tenuto a Torino nell’aprile del 2024, i saggi qui raccolti propongono una rilettura critica della teoria storico-culturale, restituendole la sua carica teorica, politica e pedagogica capace di valorizzare le pratiche educative che assumono lo sviluppo come processo dialettico e trasformativo.
2025
25
1
V
XV
Diego Di Masi; Alessio Surian
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