Nell’“epoca iperindustriale” – così Bernard Stiegler chiama il nostro tempo – la perdita della dimensione estetica corrisponde al trionfo della “miseria simbolica”, ossia a quella forma di con-sumo percettivo che sottrae soggettività, noesi e azione individuale all’esperienza. L’ambito del consumo musicale ne è un esempio: alla pervasività dell’ascolto e all’accessibilità del prodotto si accompagnano la sottrazione della partecipazione e dell’individuazione. In questa chiave, il consumatore non ha più ruoli all’interno della “catastrofe del sensibile” che lo riguarda. Autore ancora poco esplorato in Italia, Bernard Stiegler ha affidato all’educazione un ruolo cruciale nella sua prospettiva filosofica. Il fine è quello di ripristinare un sentire (ascoltare e avvertire sensibile) che consenta al genere umano di esistere e non di sopravvivere.
“Miseria simbolica” e “ascolto sensibile”. Musica e pratica dell’intelligenza attraverso Bernard Stiegler
Elena Madrussan
2025-01-01
Abstract
Nell’“epoca iperindustriale” – così Bernard Stiegler chiama il nostro tempo – la perdita della dimensione estetica corrisponde al trionfo della “miseria simbolica”, ossia a quella forma di con-sumo percettivo che sottrae soggettività, noesi e azione individuale all’esperienza. L’ambito del consumo musicale ne è un esempio: alla pervasività dell’ascolto e all’accessibilità del prodotto si accompagnano la sottrazione della partecipazione e dell’individuazione. In questa chiave, il consumatore non ha più ruoli all’interno della “catastrofe del sensibile” che lo riguarda. Autore ancora poco esplorato in Italia, Bernard Stiegler ha affidato all’educazione un ruolo cruciale nella sua prospettiva filosofica. Il fine è quello di ripristinare un sentire (ascoltare e avvertire sensibile) che consenta al genere umano di esistere e non di sopravvivere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



