Il presente contributo si propone di esaminare, attraverso un'ampia ricerca archivistica e bibliografica, le vicende del concorso bandito dal Ministero delle Comunicazioni nel 1935 per un grande mosaico da realizzare nella stazione di Reggio Emilia, progettata da Angiolo Mazzoni e distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il soggetto, come specificato nel bando, riguardava "La proclamazione del Tricolore", un tema intimamente legato alla storia della città, in quanto proprio qui, il 7 gennaio 1797, venne issata la bandiera italiana come vessillo della Repubblica Cispadana. Come verrà illustrato, l'esame dei documenti conservati presso l'Archivio del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto ha permesso di ricostruire non solo le fasi del concorso, ma anche gli artisti che vi parteciparono, in particolare Fortunato Depero ed Enrico Prampolini, fino alla scelta del vincitore, il pittore Alfredo Grandi, alias Garzia Fioresi.
Il concorso per il mosaico della stazione di Reggio Emilia (1935)
Alice Cutulle'
In corso di stampa
Abstract
Il presente contributo si propone di esaminare, attraverso un'ampia ricerca archivistica e bibliografica, le vicende del concorso bandito dal Ministero delle Comunicazioni nel 1935 per un grande mosaico da realizzare nella stazione di Reggio Emilia, progettata da Angiolo Mazzoni e distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il soggetto, come specificato nel bando, riguardava "La proclamazione del Tricolore", un tema intimamente legato alla storia della città, in quanto proprio qui, il 7 gennaio 1797, venne issata la bandiera italiana come vessillo della Repubblica Cispadana. Come verrà illustrato, l'esame dei documenti conservati presso l'Archivio del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto ha permesso di ricostruire non solo le fasi del concorso, ma anche gli artisti che vi parteciparono, in particolare Fortunato Depero ed Enrico Prampolini, fino alla scelta del vincitore, il pittore Alfredo Grandi, alias Garzia Fioresi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



