La legge regionale siciliana n. 23 del 2025 interviene sull’attuazione della legge n. 194 del 1978, affrontando la questione connessa alla carenza del personale sanitario obiettore di coscienza e il doveredelle strutture di garantire l’interruzione volontaria di gravidanza. L’analisi ricostruisce il contesto normativo e amministrativo entro cui la legge si inserisce, evidenziando la continuità con precedenti prassi regionali e il ruolo di garanzia dell’amministrazione sanitaria. La disciplina, letta in chiave di proporzionalità e accomodamento ragionevole, non pare introdurre vincoli soggettivi d’accesso al pubblico impiego, configurandosi, piuttosto, come strumento di effettività del servizio pubblico nel rispetto della libertà morale dei professionisti.
AUTONOMIA REGIONALE E LIBERTÀ DI COSCIENZA NELL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 194/1978: LA LEGGE SICILIANA N. 23 DEL 2025 TRA ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI ED EFFETTIVITÀ DEI DIRITTI
carbone Maria Cristina
2025-01-01
Abstract
La legge regionale siciliana n. 23 del 2025 interviene sull’attuazione della legge n. 194 del 1978, affrontando la questione connessa alla carenza del personale sanitario obiettore di coscienza e il doveredelle strutture di garantire l’interruzione volontaria di gravidanza. L’analisi ricostruisce il contesto normativo e amministrativo entro cui la legge si inserisce, evidenziando la continuità con precedenti prassi regionali e il ruolo di garanzia dell’amministrazione sanitaria. La disciplina, letta in chiave di proporzionalità e accomodamento ragionevole, non pare introdurre vincoli soggettivi d’accesso al pubblico impiego, configurandosi, piuttosto, come strumento di effettività del servizio pubblico nel rispetto della libertà morale dei professionisti.| File | Dimensione | Formato | |
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