L’articolo indaga alcuni esempi di adozione nelle tragedie euripidee, posti a confronto con testimonianze tratte dall’oratoria privata, al fine di fare luce sulle eventuali criticità presentate da queste procedure. In primo luogo, viene definita l’adozione quale rimedio giuridico all’estinzione dell’oikos, tramite la testimonianza dell’oratoria. Tuttavia, si constatano alcune problematiche: difficoltà a reperire persone da adottare, timore che l’oikos dell’adottato rimanga a sua volta privo di eredi, ostilità da parte della componente femminile del nucleo famigliare di adozione e incertezza relativamente ad alcune specifiche procedure adottive, quali l’adozione testamentaria e quella postuma. Dal canto suo, Euripide, nei suoi drammi, discute e attualizza, secondo la legge sua contemporanea, casi, presi dal mito, di riconoscimento di figli illegittimi e adozioni di eroi esuli. Nel fare ciò, tuttavia, il tragediografo suggerisce perplessità analoghe a quelle testimoniate dall’oratoria: in generale, emerge una certa componente pregiudiziale nei confronti dei figli adottivi, la cui successione è screditata in confronto a quella di sangue.
Rimedi all’estinzione dell’oikos: procedure adottive nella tragedia euripidea
Luca Bergadano
2022-01-01
Abstract
L’articolo indaga alcuni esempi di adozione nelle tragedie euripidee, posti a confronto con testimonianze tratte dall’oratoria privata, al fine di fare luce sulle eventuali criticità presentate da queste procedure. In primo luogo, viene definita l’adozione quale rimedio giuridico all’estinzione dell’oikos, tramite la testimonianza dell’oratoria. Tuttavia, si constatano alcune problematiche: difficoltà a reperire persone da adottare, timore che l’oikos dell’adottato rimanga a sua volta privo di eredi, ostilità da parte della componente femminile del nucleo famigliare di adozione e incertezza relativamente ad alcune specifiche procedure adottive, quali l’adozione testamentaria e quella postuma. Dal canto suo, Euripide, nei suoi drammi, discute e attualizza, secondo la legge sua contemporanea, casi, presi dal mito, di riconoscimento di figli illegittimi e adozioni di eroi esuli. Nel fare ciò, tuttavia, il tragediografo suggerisce perplessità analoghe a quelle testimoniate dall’oratoria: in generale, emerge una certa componente pregiudiziale nei confronti dei figli adottivi, la cui successione è screditata in confronto a quella di sangue.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



