La figura di Giovanni Pierluigi da Palestrina, di cui nel 2025 ricorre il cinquecentesimo anniversario della nascita, rischia di rimanere schiacciata dal suo stesso mito. Sempre citato con deferenza (come Princeps musicae, polifonista sommo, compositore-guida per il cattolicesimo postridentino, e così via), Palestrina è però sorprendentemente poco studiato, e del suo vasto lascito musicale si eseguono e registrano quasi sempre le stesse cose, e quasi sempre nello stesso modo (ossia secondo il cosiddetto ideale a cappella, perlopiù esemplato sul sound delle magistrali ma non incontrovertibili incisioni anglosassoni dei decenni a cavallo del 2000). Se la biografia di riferimento, soprattutto – ma non solo – per il pubblico italiano, resta quella di Marco Della Sciucca (Giovanni Pierluigi da Palestrina, Palermo, L’epos, 2009), non sarà del tutto fuori luogo, a beneficio di chi voglia accostarsi o riaccostarsi al compositore, ripercorrerne qui brevemente e in modo accessibile la vita, l’opera e la fortuna. Corredano questo «invito a Palestrina» i suggerimenti d’ascolto disseminati lungo il testo e una «Piccola bibliografia» aggiunta in coda
Breve invito a Palestrina
Daniele V. Filippi
2025-01-01
Abstract
La figura di Giovanni Pierluigi da Palestrina, di cui nel 2025 ricorre il cinquecentesimo anniversario della nascita, rischia di rimanere schiacciata dal suo stesso mito. Sempre citato con deferenza (come Princeps musicae, polifonista sommo, compositore-guida per il cattolicesimo postridentino, e così via), Palestrina è però sorprendentemente poco studiato, e del suo vasto lascito musicale si eseguono e registrano quasi sempre le stesse cose, e quasi sempre nello stesso modo (ossia secondo il cosiddetto ideale a cappella, perlopiù esemplato sul sound delle magistrali ma non incontrovertibili incisioni anglosassoni dei decenni a cavallo del 2000). Se la biografia di riferimento, soprattutto – ma non solo – per il pubblico italiano, resta quella di Marco Della Sciucca (Giovanni Pierluigi da Palestrina, Palermo, L’epos, 2009), non sarà del tutto fuori luogo, a beneficio di chi voglia accostarsi o riaccostarsi al compositore, ripercorrerne qui brevemente e in modo accessibile la vita, l’opera e la fortuna. Corredano questo «invito a Palestrina» i suggerimenti d’ascolto disseminati lungo il testo e una «Piccola bibliografia» aggiunta in coda| File | Dimensione | Formato | |
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