L’articolo ripercorre le tredici attestazioni letterarie di età classica del sostantivo πολῖτις: in particolare, ci si chiede per quali ragioni, eventualmente di carattere semantico, πολῖτις sia stato preferito, in quelle occasioni, al più comune ἀστή. Nel complesso, escluse le prime due attestazioni tragiche (Eur., El. 1335; Soph., El. 1227), che rispondono a esigenze drammatiche, le altre sembrano motivate piuttosto da ragioni retoriche: πολῖτις pare riferirsi a realtà ideali o non specificamente ateniesi (Plato, Leg. 814c, 3-4; Isocr., Plat. XIV.51; Demosth., In Arist. XXIII.213; Aristot., Pol. 1275b, 33; 1278a, 28), quando ἀστή, probabilmente, veniva percepito come maggiormente legato al diritto famigliare attico. Nell’oratoria privata, πολῖτις è impiegato in contesti di particolare patetismo (Isae., De Cir. VIII.43; Demosth., C. Eub. LVII.43; Ps. Demosth., In Neaer. LIX.107; 112), per rimarcare, fin quasi al paradosso, la capacità di una donna ateniese di garantire alla propria prole i diritti di cittadinanza. Tuttavia, in un caso, πολῖτις è impiegato per indicare delle reali tutele a favore delle cittadine, ovvero quando l’oratore parafrasa una legge a difesa della reputazione di quelle ateniesi che, per mantenersi, dovevano lavorare in agorà (Demosth., C. Eub. LVII.30). Inoltre, una perifrasi, in sostituzione di πολῖτις, rimanda a una serie di prerogative inerenti alla sfera del sacro (Ps. Demosth., In Neaer. LIX.113). Infine, un frammento dei Sicioni di Menandro impiega πολῖτις per una donna, riconosciuta da un’assemblea come libera e cittadina, la quale necessita di protezione da alcune minacce alla sua integrità fisica. In definitiva, l’uso sporadico di πολῖτις rispecchia la ristrettezza delle prerogative della donna ateniese: la tutela della sua incolumità fisica e reputazione; la capacità di garantire i diritti di cittadinanza alla propria prole; la possibilità di ricoprire incarichi di carattere religioso.

Essere ‘cittadine’: per una definizione di politis nell'Atene classica

Luca Bergadano
2024-01-01

Abstract

L’articolo ripercorre le tredici attestazioni letterarie di età classica del sostantivo πολῖτις: in particolare, ci si chiede per quali ragioni, eventualmente di carattere semantico, πολῖτις sia stato preferito, in quelle occasioni, al più comune ἀστή. Nel complesso, escluse le prime due attestazioni tragiche (Eur., El. 1335; Soph., El. 1227), che rispondono a esigenze drammatiche, le altre sembrano motivate piuttosto da ragioni retoriche: πολῖτις pare riferirsi a realtà ideali o non specificamente ateniesi (Plato, Leg. 814c, 3-4; Isocr., Plat. XIV.51; Demosth., In Arist. XXIII.213; Aristot., Pol. 1275b, 33; 1278a, 28), quando ἀστή, probabilmente, veniva percepito come maggiormente legato al diritto famigliare attico. Nell’oratoria privata, πολῖτις è impiegato in contesti di particolare patetismo (Isae., De Cir. VIII.43; Demosth., C. Eub. LVII.43; Ps. Demosth., In Neaer. LIX.107; 112), per rimarcare, fin quasi al paradosso, la capacità di una donna ateniese di garantire alla propria prole i diritti di cittadinanza. Tuttavia, in un caso, πολῖτις è impiegato per indicare delle reali tutele a favore delle cittadine, ovvero quando l’oratore parafrasa una legge a difesa della reputazione di quelle ateniesi che, per mantenersi, dovevano lavorare in agorà (Demosth., C. Eub. LVII.30). Inoltre, una perifrasi, in sostituzione di πολῖτις, rimanda a una serie di prerogative inerenti alla sfera del sacro (Ps. Demosth., In Neaer. LIX.113). Infine, un frammento dei Sicioni di Menandro impiega πολῖτις per una donna, riconosciuta da un’assemblea come libera e cittadina, la quale necessita di protezione da alcune minacce alla sua integrità fisica. In definitiva, l’uso sporadico di πολῖτις rispecchia la ristrettezza delle prerogative della donna ateniese: la tutela della sua incolumità fisica e reputazione; la capacità di garantire i diritti di cittadinanza alla propria prole; la possibilità di ricoprire incarichi di carattere religioso.
2024
14
1
3
32
Atene, IV secolo, cittadinanza, donne, diritto, diritti, successione, πολῖτις
Luca Bergadano
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/2111030
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact